A quanto pare siamo più inclini ad attribuire un valore morale a persone e animali “belli” - perfino a paesaggi e a edifici che percepiamo come tali. E quindi una farfalla è più meritevole di attenzioni di un verme.
Dei ricercatori hanno scoperto che più pensiamo che un’entità sia dotata di mente e capace di sensazioni ed emozioni, più grado morale le attribuiamo. Ovvero pensiamo che vi sia un maggiore aspetto morale nelle decisioni che prendiamo su come trattarla.
Ma anche l’aspetto estetico ha la sua importanza: persone e animali percepiti come belli tendono a essere considerati come dotati di maggiore valore morale.
Ora un nuovo lavoro, ‘Beyond Aesthetic Judgment: Beauty Increases Moral Standing Through Perceptions of Purity’, pubblicato sul Personality and Social Psychology Bulletin, afferma che anche la percezione di “purezza” va aggiunta all’equazione.
Secondo i ricercatori, il loro lavoro “ha fornito evidenza empirica del fatto che le persone attribuiscono valore morale a una vasta gamma di soggetti dotati di bellezza, compresi sia gli esseri senzienti (umani e animali) che non senzienti (paesaggi ed edifici)”. Inoltre, “abbiamo la prova che l’intuizione di purezza sia un meccanismo psicologico attraverso il quale le persone arrivano a considerare che gli esseri belli siano dotati anche di valore morale”.