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Barriere Coralline: per Inquinamento e Clima, in 20 Anni Potrebbero Sparire
Il 27% delle barriere coralline mondiali sono già sparite e il 14% di quelle che resistono potrebbero essere distrutte nel giro dei prossimi dieci o vent’anni, sotto l’effetto dell’inquinamento e del cambiamento climatico, è quanto ritiene l’Unione mondiale per la natura (Iucn). El Nino, fenomeno climatico che causa la formazione di correnti calde nel Pacifico, c particolarmente dannoso nel 1997-98: ben il 16% della barriera corallina c stata colpita, ricorda l’Ong ambientalista, la cui sede c a Ginevra. I coralli sono specie animali di origine primitiva che si agglutinano nei mari caldi a bassa profonditr´. Sono minacciati dall’attivitr´ umana, inquinamento, pesca intensiva e dal riscaldamento degli oceani che favorisce il loro sbiancamento, fenomeno che preannuncia la loro scomparsa. In un comunicato, l’Iucn quantifica in più di 400 le barriere colpite da sbiancamento quest’anno, con morte di coralli alle isole Fidji e lungo la Grande Barriera di corallo (nord est dell’Australia). L’Ong cita l’edizione 2002 dello "Stato delle barriere coralline nel mondo", un rapporto redatto periodicamente dalla rete mondiale di sorveglianza dei coralli (Gcrmn). Secondo l’indagine gli sforzi di protezione internazionale hanno permesso alle barriere colpite da El Nino nel 1997-98 di recuperare. La salute dei coralli varia molto da una regione all’altra. E’ "relativamente buona" nel Vicino Oriente, "per la maggior parte buona" in Australia, degradata in Africa orientale e nell’oceano Indiano e in fase di miglioramento in India, alle Maldive e nello Sri Lanka. La scomparsa continua in Asia del Sud-Est e dell’Est e così pure nelle Antille. Anche le minacce non sono le stesse dappertutto: malattia detta dello "sbiancamento" in Polinesia, pesca intensiva e turismo alle Hawaï. Infine, in America Latina, i coralli hanno "enormemente sofferto" dello sbiancamento, degli uragani e delle attività umane, ma sono in via di stabilizzazione.