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Bangladesh: per la Prima Volta Bambini di Tribù Bankaraya Vanno a Scuola
Dodici bambine e bambini della tribù dei Bankaraya, in Bangladesh, hanno deciso di andare a scuola: sono i primi nella storia della loro etnia ad entrare in un aula scolastica. I Bankaraya sono una tra le decine di tribù e clan che vivono in Bangladesh, e si ritiene che il loro gruppo sia sull’orlo dell’estinzione. Semplici raccoglitori, non coltivano la terra né allevano animali, ma vivono solo di tuberi e radici selvatiche che le famiglie incaricano spesso i bambini di cercare nella foresta. Seppure chiaramente sottonutriti, il direttore delle piccola scuola del villaggio di Handi Khola, Kaviraj Tiwari, ha trovato i ragazzi in buono stato di salute e li ha ritenuti in grado di affrontare gli impegni scolastici. “Le comunità tribali stanno lentamente diventando consapevoli dell’importanza dell’istruzione per il futuro dei loro figli” ha detto Tiwari. Resta il problema della povertà delle famiglie che non permette loro di acquistare i libri di testo e altre cose necessarie allo studio. Secondo alcuni le condizioni di vita dei tribali sono talmente dure che la scuola, offrendo un pasto quotidiano alla mensa, diventa di per sé un’attrattiva. I genitori Bankaraya hanno protestato con le autorità locali per aver concesso ‘borse di studio’ solo a una parte dei nuovi alunni. Il Bangladesh è una nazione grande la metà dell’Italia e con una popolazione di 140 milioni di abitanti, il 93 per cento dei quali di lingua bengali e di religione musulmana. In questo Paese la distinzione etnica è fortemente condizionata dal tipo di idioma parlato. La minoranza etnica più numerosa è quella dei bihari, cittadini provenienti dallo stato indiano settentrionale del Bihar e di lingua ‘urdu’ che oggi ammontano a 250mila persone. Le comunità tribali conterebbero invece tra i 45 e 60 gruppi, inclusi tribù e clan, per un totale di un milione di persone (meno dell’uno per cento della popolazione complessiva). Si tratta in maggioranza di popolazioni di origine sino-tibetana che presentano spesso marcati tratti mongolici; costoro parlano idiomi tibetani e birmani e non sono di religione islamica. Generalmente le comunità tribali hanno una struttura molto semplice e i loro costumi familiari e regole sociali sono molto diverse da quelle dei bengalesi; ad esempio le proprietà vengono ereditate per via materna. Le tribù vivono prevalentemente sulle colline di Chittagong e nelle regioni di Mymensingh, Sylhet, e Rajshahi. La maggior parte pratica un’agricoltura primitiva. La tribù più grande, e che ha subito maggiori influenze dai bengalesi, è quella dei Chakma seguita per importanza dai Marmas (o Maghs), Tipperas (o Tipras) e Mros (o Moorangs). Le maggiori preoccupazioni dei tribali riguardano il mantenimento della loro identità culturale e della lingua, il miglioramento delle loro condizioni di vita e il riconoscimento della proprietà della terra su cui vivono; ma uno dei problemi principali che pongono, sono proprio le loro rudimentali pratiche agricole che li spingono a disboscare la foresta. (Barbara Fabiani)