dom, 04 maggio 2025

Notizie

Bangladesh: Khulna, la Missione degli “Esseri un po’ Strani”…

“L’esperienza che viviamo da anni tutti i giorni a Khulna, nel sud del Bangladesh, ci ha insegnato che nel campo della carità è possibile lavorare tutti insieme, cristiani, musulmani e indù, nonostante le nostre differenze”. A parlare è una suora particolare, Lorella Pecorini, una donna di 44 anni con le idee molto chiare: “Da quando facevo la quinta elementare volevo fare il medico; durante gli studi ho scoperto la mia vocazione, e oggi posso dire di fare le due cose che ho sempre amato: la missionaria e il dottore”. Una donna felice, questa suora della Congregazione delle Missionarie dell’Immacolata dalla voce limpida e sicura, a Khulna dal 1997. “Dapprima ci occupavamo soprattutto dei lebbrosi – racconta – lavoravamo e lavoriamo su una popolazione di 1,2 milioni di persone grazie all’apporto fondamentale dei nostri collaboratori cattolici, musulmani e indù. Allora, ogni anno scoprivamo 250/300 nuovi casi di lebbra, e curavamo le persone. Nel frattempo, oltre a somministrare le terapie educavamo i cittadini per evitare nuovi contagi. Oggi i casi annui di lebbra sono una ventina, e così abbiamo potuto spostare la nostra attenzione principale su un’altra malattia, la tubercolosi”. La Tbc, malattia sociale grave in molti paesi in via di sviluppo, è più ‘interessante’ per le organizzazioni non governative della lebbra: “Per curare la tubercolosi ci sono i fondi del Global Fund” spiega la religiosa, aggiungendo che la maggior ‘concorrenza’ nel settore ha fatto sì che alle missionarie sia stato riservato dal governo, con cui tutte le organizzazioni lavorano, una porzione di ‘soli’ 550.000 cittadini di Khulna. “Ogni anno scopriamo 450/500 nuovi casi di Tbc, di cui più della metà ‘espettoranti positivi’, dunque contagiosi” spiega suor Lorella, che sottolinea l’importanza non solo sanitaria del lavoro svolto dalle missionarie: “La nostra attività ci facilita il contatto con la popolazione, che in maggioranza è musulmana. Così diventa possibile avviare un dialogo con donne e uomini che altrimenti ci terrebbero a distanza. Certo, nel contesto in cui viviamo, a maggioranza musulmana, appariamo come degli ‘esseri un po’ strani’: siamo donne, cristiane e non sposate. Il fatto di aiutare la popolazione e di occuparci di necessità così grandi ci permette però di essere accettate. E questo è già un grande risultato. In pratica, non potendo predicare la parola di Dio, attraverso il nostro lavoro riusciamo lo stesso a trasmettere l’amore di Gesù Cristo. Questo ci ha permesso di creare un rapporto quasi famigliare con i nostri collaboratori e con i malati, il che rende questo lavoro ancora più bello”. (intervista a cura di Luca Leone)

Scheda dettagli:

Data: 23 ottobre 2006
Fonte/Casa Editrice: Misna
Categoria:
Sottocategoria:
Altre aggregazioni cristiane

© 1998-2025 Spiritual - Tutti i diritti sono riservati. Spiritual® e Spiritual Search® sono marchi registrati. La riproduzione anche parziale dei contenuti di Spiritual è vietata. Spiritual non è in alcun modo responsabile dei contenuti inseriti dagli utenti, né del contenuto dei siti ad essi collegati.
Società editrice: Gruppo 4 s.r.l. Codice Fiscale, Partita IVA, Reg. Imp. PD 02709800284 - IT - E.U.
E-mail: informa@spiritual.it

Engineered by Gruppo 4 s.r.l.