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Australia, "Eutanasia" per 15 Mila Canguri
Nell'entroterra, vicino alla base militare di Puckpunya, 100 mila animali stanno morendo di fame e di sete. La soluzione: tiratori scelti li abbatteranno per mettere fine alle loro sofferenza.
Fonte: Petnews
SYDNEY - "Eutanasia" strategica per i canguri australiani. Nella zona intorno alla base militare di Puckpunya, 100 km a nord di Melbourne, nell'entroterra colpita da una lunga siccità, 100 mila canguri stanno morendo di fame. Così le autorità locali hanno autorizzato cacciatori professionisti a ucciderne almeno 15 mila, per mettere fine alle loro sofferenze ma soprattutto per liberare la zona dalle carcasse degli animali morti o agonizzanti. Le associazioni ambientaliste si sono mobilitate e hanno criticato aspramente l'esercito, responsabile di non aver controllato la crescita della popolazione di canguri nella base negli ultimi 15 anni, non lasciando altra scelta che l'eliminazione. L'esercito comunque assicura che nell'operazione saranno rispettati dei principi etici: gli animali verranno "finiti" velocemente: ''I tiratori di professione colpiscono i canguri alla testa o al cuore e si accertano che siano morti'', ha spiegato il direttore dei servizi ambientali dell'esercito, Colin Trinder. Squadre di ispettori della Rspca, la società protezioni animali, sorveglieranno le operazioni e indicheranno gli animali più sofferenti, da uccidere per primi.
Fonte: Petnews
SYDNEY - "Eutanasia" strategica per i canguri australiani. Nella zona intorno alla base militare di Puckpunya, 100 km a nord di Melbourne, nell'entroterra colpita da una lunga siccità, 100 mila canguri stanno morendo di fame. Così le autorità locali hanno autorizzato cacciatori professionisti a ucciderne almeno 15 mila, per mettere fine alle loro sofferenze ma soprattutto per liberare la zona dalle carcasse degli animali morti o agonizzanti. Le associazioni ambientaliste si sono mobilitate e hanno criticato aspramente l'esercito, responsabile di non aver controllato la crescita della popolazione di canguri nella base negli ultimi 15 anni, non lasciando altra scelta che l'eliminazione. L'esercito comunque assicura che nell'operazione saranno rispettati dei principi etici: gli animali verranno "finiti" velocemente: ''I tiratori di professione colpiscono i canguri alla testa o al cuore e si accertano che siano morti'', ha spiegato il direttore dei servizi ambientali dell'esercito, Colin Trinder. Squadre di ispettori della Rspca, la società protezioni animali, sorveglieranno le operazioni e indicheranno gli animali più sofferenti, da uccidere per primi.