I rimedi erboristici, in quanto completamente naturali, a volte vengono assunti con leggerezza e senza pensare agli effetti collaterali. Uno di questi effetti consiste nell'inibire l'azione delle terapie farmacologiche in corso. Pare infatti che un farmaco su quattro (anticoncezionali, antistaminici, sedativi, e molti altri) veda compromessa la propria efficacia se assunto congiuntamente a erbe e rimedi naturali molto diffusi, come ad esempio l’Erba di San Giovanni (iperico) e l’Echinacea.
L'allarme è stato lanciato da Christopher Gorski della Indiana University School of Medicine nel corso del meeting “Experimental Biology 2006” tenutosi a San Francisco.
Molte erbe infatti interferiscono con l'azione di un enzima, il citocromo P450 3A4, coiunvolto nel metabolismo di un farmaco su 4.
La notizia è allarmante, vista anche la diffusione esponenziale dell'utilizzo di terapie 'fai da te' erboristiche ed omeopatiche.
I risultati di questo primo studio andranno approfonditi, anche per capire meglio come queste interazioni avvengano e cosa possono comportare a livello dell’organismo. Per ora è noto che la metabolizzazione di un farmaco incide notevolmente sulla sua efficacia: se esso viene metabolizzato troppo velocemente il suo effetto può essere attenuato, mentre se viene metabolizzato troppo lentamente può risultare tossico per l'organismo.
Per il momento, ed in attesa di poter effettuare ulteriori ricerche, gli esperti consigliano di fare attenzione alle possibili interazioni tra erbe e farmaci.