Entra oggi nel suo terzo e penultimo giorno di lavori il terzo Congresso internazionale della lingua spagnola (‘III Congreso Internacional de la Lengua Española’), in corso di svolgimento nella capitale Buenos Aires. Al centro dei lavori delle giornate precedenti c’è stato il tema dell’identità e della lingua nella creazione letteraria. È il castigliano il grande ospite di questo congresso, nel quale hanno però trovato posto tutti gli altri idiomi nazionali e locali che da quello sono nati e si sono differenziati regionalmente. Sono almeno un centinaio gli scrittori, i poeti e gli esperti - provenienti da Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Guinea Equatoriale, Guatemala, Messico, Paraguay, Porto Rico, Stati Uniti, Gran Bretagna e da altri Paesi ancora – riunitisi in Argentina per affrontare, in tavole rotonde e conferenze, una serie di questioni connesse con la lingua e le sue evoluzioni. Uno spazio particolare è stato dedicato al più grande scrittore ispanico, Miguel de Cervantes, di cui si celebrerà nel corso di tutto il 2005 il quattrocentesimo anniversario della pubblicazione della prima parte del Don Quijote (1605-2005), di cui lo scrittore ed ex-presidente colombiano, Belisario Betancourt, ha presentato un’edizione celebrativa pubblicata dalla ‘Real Academia Española’ e dalla ‘Asociación de Academias de la Lengua Española’. Per sabato, giornata conclusiva, è atteso l’intervento del premio Nobel per la letteratura, il portoghese José Saramago.