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Arabia Saudita: Celebrato il Rituale Musulmano della "Lapidazione di Satana"
I circa 2,5 milioni di pellegrini musulmani che partecipano all’hajj, pellegrinaggio alla Mecca che ogni islamico dovrebbe compiere almeno una volta nella vita, hanno proseguito oggi nel rituale della ‘lapidazione di Satana’ nella valle di Mina, ovvero il lancio di pietre contro le tre colonne che rappresentano il diavolo. Secondo la tradizione, ogni pellegrino ha a disposizione sette pietre da scagliare contro ognuna delle tre lapidi, chiamate Jamarat, distanti 200 metri l’una dall’altra. Il rito, iniziato ieri in coincidenza con il primo giorno dell’Eid al-Adha (Festa del sacrificio), è considerato altamente pericoloso; l’anno scorso 251 fedeli persero la vita nella calca proprio mentre cercavano di colpire i Jamarat. Per evitare il ripetersi di simili episodi, le steli sono state sostituite quest’anno da muri alti 25 metri, più facilmente raggiungibili dalle pietre, e l’impianto circolare del bacino in cui affluiscono i pellegrini è stato sostituito da una barriera di forma ovale che garantisce maggiore fluidità di movimento. Il governo saudita ha speso complessivamente circa 28 milioni di dollari per i lavori di ristrutturazione del sito. Secondo l’Islam, è in questo luogo che Satana è apparso tre volte, prima davanti ad Abramo, poi a sua moglie e infine al loro figlio Ismael, ma Agar, la consorte di Abramo, è riuscito a scacciarlo lanciandogli contro 21 pietre. Con l’Eid al-Adha, iniziato ieri sera, il mondo musulmano commemora la disponibilità di Abramo a sacrificare il proprio figlio a Dio; per l’occasione la maggior parte dei fedeli sacrificherà un animale, di solito una pecora.