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Animalisti Italiani: Reclusione per Chi Sevizia gli Animali
Nei mesi scorsi c'è stata una crescente violenza verso gli animali: cavalli infilzati, gatti squartati, bastonati, trucidati, cani bolliti vivi, impallinati o abbandonati come spazzatura.
L'attuale legge italiana stabilisce, per i colpevoli di questi reati, una semplice contravvenzione (da 1.000 a 5.000 euro) che si riduce ad un terzo con il patteggiamento ma che raramente viene pagata poiché troppo spesso il reato cade in prescrizione a causa della lentezza dei processi.
Gli Animalisti Italiani-PeTA hanno dunque presentato in Parlamento una proposta di legge per poter meglio tutelare i diritti degli animali e colpire quei comportamenti che sempre più ripugnano alla coscienza civile. Chi incrudelisce verso gli animali o li sottopone a strazio o a sevizie sarà così finalmente punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro.
La proposta di legge contro il maltrattamento di animali elaborata dagli Animalisti Italiani-PeTA è stata già sottoscritta da oltre 80 parlamentari di ogni orientamento politico, ed è finalizzata a tutelare gli animali in quanto tali, esseri viventi dotati di sensibilità psico-fisica, capaci di essere “soggetti di diritti” e non “res”, come a tutt'oggi vengono, invece, considerati. Infatti, si ricorda che il testo del vigente art. 727 c.p., pur essendo già stato riformulato ad opera della legge n. 473/1993, prevede quale oggetto della tutela il sentimento umano di pietà che l'uomo prova verso gli animali e che viene offeso quando un animale subisce crudeltà.
L'attuale legge italiana stabilisce, per i colpevoli di questi reati, una semplice contravvenzione (da 1.000 a 5.000 euro) che si riduce ad un terzo con il patteggiamento ma che raramente viene pagata poiché troppo spesso il reato cade in prescrizione a causa della lentezza dei processi.
Gli Animalisti Italiani-PeTA hanno dunque presentato in Parlamento una proposta di legge per poter meglio tutelare i diritti degli animali e colpire quei comportamenti che sempre più ripugnano alla coscienza civile. Chi incrudelisce verso gli animali o li sottopone a strazio o a sevizie sarà così finalmente punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro.
La proposta di legge contro il maltrattamento di animali elaborata dagli Animalisti Italiani-PeTA è stata già sottoscritta da oltre 80 parlamentari di ogni orientamento politico, ed è finalizzata a tutelare gli animali in quanto tali, esseri viventi dotati di sensibilità psico-fisica, capaci di essere “soggetti di diritti” e non “res”, come a tutt'oggi vengono, invece, considerati. Infatti, si ricorda che il testo del vigente art. 727 c.p., pur essendo già stato riformulato ad opera della legge n. 473/1993, prevede quale oggetto della tutela il sentimento umano di pietà che l'uomo prova verso gli animali e che viene offeso quando un animale subisce crudeltà.