gio, 15 maggio 2025

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Animali: la Triste Storia di un Randagio Malato e Abbandonato da Tutti

POLICORO - Da due mesi almeno, scodinzola per via Agrigento, nord ovest della città. Mangia ciò che trova nei cassonetti dell'immondizia. È malato e rachitico.
Spelacchiato, rognoso, è il prototipo dei randagi. Qualche "umano" l'avrà abbandonato per andare in vacanza.
È spaventato. Tutti lo scacciano per paura di contrarre malattie. Non ha nome. Lo chiameremo Vogliomorire poiché questo, forse, è il suo più grande desiderio e, sicuramente, il suo destino. Di lui i residenti della zona dicono di aver parlato con tutti: ufficiale sanitario, vigili urbani, amministratori, volontari, veterinari. Nessuno, però, avrebbe mosso un dito. Lo abbiamo, allora, fotografato ed abbiamo fatto un giro mostrando la sua foto.
"No, non lo conosco - ha risposto l'ufficiale sanitario Artino Citro - e, comunque, il caso è di competenza di Comune e servizio veterinario". "Non lo conosco", ha detto il comandante dei Vigili Urbani, Rinaldo Razzante. "Noi, comunque, rapportiamo al sindaco le varie segnalazioni anche se a Policoro non c'è una struttura di ricovero per casi come il suo".
Prima, però, bisogna prenderlo... "Sì, anche se la figura dell'accalappiatore è sparita. Dovrebbero essere le associazioni animaliste ad adoperarsi. Qui c'è la Lega per la Difesa del Cane che ricovera, pur con tanti rischi, alcuni animali. Ma, sin dove può arrivare? Ad ogni modo, quando riceviamo segnalazioni andiamo a prendere il veterinario della Asl e cerchiamo di rintracciare l'animale. Se lo prendiamo e verifichiamo che non è malato, lo lasciamo di nuovo libero. Dove lo portiamo se non c'è canile?".
Se non lo prendete rimane randagio più di prima.
Vogliomorire, però, è malato e c'è un pericolo per l'igiene pubblica...
"Personalmente non conosco il caso e, comunque, andremmo con il veterinario in zona, ma se non si lascia prendere? Noi non siamo accalappiacani".
Ed ecco l'assessore Felice D'Amato. "Nello specifico, quando saremo informati dagli uffici preposti, provvederemo con una ditta specializzata a catturarlo ed a farlo curare".
Lei, dunque, non conosce il cane nella foto? "No".
"Lo conosco", ha invece risposto Maria Patrizia Falcone, presidente della Lega di Difesa del Cane. "È il setter che abbiamo già curato nel recinto del Liceo. Ora vive nel secondo piano di zona. Ad agosto siamo stati chiamati. Abbiamo segnalato la cosa ai Vigili Urbani e al servizio veterinario. Siamo intervenuti più volte, ma non siamo riusciti a prenderlo".
"Sì, lo conosco", ha confermato il veterinario della Asl n.5, Antonio Persiani. "Mi è stato segnalato da circa due mesi da numerosi cittadini e la sua storia è uguale a quella di altri che vivono al lido o in campagna". Vogliomorire, però, è ammalato... Che facciamo? "Si rimanda agli organi competenti, i Comuni. Sono loro che hanno il compito di accalappiare gli animali e di portarli in visione al nostro servizio. Abbiamo segnalato al Comune, tramite i vigili urbani, il caso specifico. Una quindicina di giorni fa il nostro caposervizio, Filippo Verde, ha scritto al sindaco, Nicola Lopatriello, segnalando che, in casi come questi, l'ente locale privo di canile può chiamare una ditta con mezzi e personale autorizzati per far accalappiare i randagi pericolosi o ammalati per farli curare e ricoverare in strutture idonee".
E Vogliomorire continua nella sua lenta agonia tra gli sguardi di tutti e l'interesse di nessuno. Filippo Mele

Scheda dettagli:

Data: 19 settembre 2002
Fonte/Casa Editrice: G.E.V.A.M. O.N.L.U.S.
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

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