gio, 15 maggio 2025

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Animali Domestici: Come Limitare il Rischio Che Muoiano per Avvelenamento?

Una delle paure più diffuse e motivate di tanti proprietari di cani e gatti è che il loro amico possa avvelenarsi. Negli ultimi anni vi è stata una vera e propria strage se si considera che solo pochi episodi sono stati denunziati, sono centinaia ogni anno gli animali uccisi da bocconi avvelenati nella sola provincia di Firenze. Le nuove norme regionali che disciplinano l'uso dei veleni, le pene rese più severe per chi maltratta o uccide gli animali e lo sdegno di quanti li amano, non hanno ancora bloccato questo assurdo massacro. Mentre fino a pochi anni fa gli avvelenamenti erano spesso dovuti all'uso sconsiderato di ratticidi e di anticrittogamici, ancora oggi di libera vendita, da qualche tempo i veleni sono molto più potenti, speso micidiali cocktails di stricnina e pesticidi che non lasciano molte speranze ai poveri animali. Ma vediamo i sintomi dei principali veleni: la maggior parte dei topicidi contiene sostanze ad azione emorragica ed i primi sintomi avvengono anche a distanza di alcuni giorni dall'assunzione. L'antidoto è rappresentato dalla semplice vitamina K, ma la terapia deve essere tempestiva altrimenti ogni cura, trasfusioni comprese, in presenza di copiose emorragie, diventa inutile. La stricnina è un grosso pericolo per i nostri animali e l'avvelenamento è particolarmente impressionante, provocando violente contrazioni muscolari fino al blocco dell'attività respiratoria. Immediato deve essere il ricorso al veterinario che provvederà dopo lavaggio gastrico a sottoporre l'animale a cure intensive e ad anestesia generale con barbiturici per contrastare gli effetti del potente tossico. Gli esterifosforici usati come insetticidi provocano tremori e convulsioni, il fosfuro di zinco usato in agricoltura e l'arsenico (erbicida e contro le formiche), provocano anche gastroenteriti emorragiche. Per tutti valgono alcuni consigli: per la derattizzazione evitate il fai-da-te, durante le passeggiate con il vostro cane state sempre attenti a dove mette il naso in modo che non ingerisca niente; se invece lo lasciate in giardino insegnateli con l'aiuto di un addestratore a non mangiare niente all'infuori del cibo somministrato da voi. Nel caso di un'ingestione sospetta fate vomitare subito il vostro cane con abbondante acqua salata o con un cucchiaio di acqua ossigenata, non inducete però il vomito nel caso che il vostro cane sia privo di conoscenza o in preda a convulsioni. Raccogliete con un paio di guanti in un sacchetto il materiale vomitato o la confezione della sostanza eventualmente ingerita e andata di corsa dal veterinario, il quale provvederà sia a curare prontamente il vostro animale sia a segnalare l'avvelenamento. Non va sottovalutato il ruolo del proprietario che, fornendo informazioni precise, può facilitare il lavoro del medico e, denunziando l'accaduto, può contribuire ad arginare questo inutile massacro.

Scheda dettagli:

Data: 27 maggio 2002
Fonte/Casa Editrice: G.E.V.A.M. O.N.L.U.S.
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

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