Sono stati 16, nei primi nove mesi del 2004, i giornalisti uccisi nel compimento del loro lavoro, in America Latina e nei Caraibi, secondo un comunicato della Federación Latinoamericana de Periodistas (Felap) Gli ultimi tre assassinî sono avvenuti in Guatemala, Repubblica Dominicana e Venezuela lo scorso settembre, mese in cui è stato anche trovato il corpo senza vita di un cronista messicano rapito e scomparso da cinque mesi. A parte Ricardo Ortega, inviato spagnolo in America Latina assassinato a Haiti durante la crisi dello scorso inverno, gli altri 15 erano tutti giornalisti attivi nei Paesi in cui erano nati. Nella maggioranza dei casi, ricorda la Felap – alla quale aderiscono buona parte delle federazioni nazionali dei giornalisti della regione – hanno pagato con la vita operatori dell’informazione che indagavano per le loro testate sugli eccessi dei gestori del potere locale, sui vincoli tra politica, economia e narcotraffico, sulla corruzione a livello locale o nazionale. Lo scorso anno sono stati 20 i giornalisti uccisi in America Latina e nei Caraibi; dal 1995, segnala la Felap, sono più di 50 i casi di omicidio rimasti ancora impuniti.