Notizie
Allevamenti da Pelliccia: gli Animali Continuano a Morire di Caldo
Sono oltre 20.000 gli animali morti a causa del caldo dall'inizio dell'estate 2002 nei 50 allevamenti da pelliccia.
"In queste settimane" - dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani-PeTA - "centinaia di migliaia di animali hanno iniziato a patire un caldo soffocante negli allevamenti da pelliccia, soffrendo di vertigini e vomito. Migliaia di loro sono già morti di spossatezza da caldo: gli stessi commercianti di pellicce stimano che il 10% degli animali allevati (250.000 solo in Italia) muoiono a causa del caldo. Le vittime più comuni sono i cuccioli, che si disidratano facilmente. Inoltre le costanti esalazioni delle loro feci, che si raccolgono sotto la gabbia, torturano i visoni, animali dall'olfatto molto sviluppato".
"D'estate non c'è dunque vacanza per gli animali negli allevamenti da pelliccia. Gli animali vivono in piccole gabbie sporche con il fondo metallico in rete, dove d'estate sono esposti al caldo, all'afa, al sole e all'umidità. Vengono quindi uccisi d'inverno, dopo che il freddo, il vento ed il gelo hanno infoltito il manto, all'età di sette-otto mesi mediante asfissia con camere a gas, rottura delle ossa cervicali, corrente elettrica, sparo di un chiodo nel cervello seguito da dissanguamento, colpo contundente al muso.
Del resto anche il Giudice per le Indagini Preliminari di Venezia, archiviando la querela presentata dall'Associazione Italiana Allevatori di Visoni contro Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, ha osservato che " le dichiarazioni del Caporale (sulla morte estiva degli animali negli allevamenti da pelliccia, ndr) appaiono verosimili; va considerato che gli animali da pelliccia sono animali destinati a vivere in ambienti freddi ed appare probabile che le temperature elevate verificatesi nel periodo estivo e le condizioni di promiscuità spesso presenti negli allevamenti abbiano cagionato il verificarsi delle conseguenze riferite dal Caporale".
"Si tratta ora di vigilare per ottenere l'applicazione del Decreto Legislativo n. 146 per la protezione degli animali negli allevamenti, in base al quale dal 2002 le dimensioni delle gabbie dovevano raddoppiare, mentre dal 2008 le gabbie dovranno scomparire per lasciare il posto all'allevamento a terra degli animali. In questo modo siamo certi che la stragrande maggioranza degli allevamenti da pelliccia dovrà chiudere i battenti perché non sarà in grado di sostenere i costi di questa trasformazione.
Rivolgiamo dunque un accorato appello ai NOE, Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri, affinché vigilino sull'applicazione della legge e provvedano a multare i trasgressori".
Nel mondo gli allevamenti da pelliccia sono passati da una produzione di 48 milioni di animali nel 1988 a 29 milioni di animali nel 2000; nel nostro Paese il numero di allevamenti si è ridotto dai 170 degli anni '80 ai 50 del 2002.
"In queste settimane" - dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani-PeTA - "centinaia di migliaia di animali hanno iniziato a patire un caldo soffocante negli allevamenti da pelliccia, soffrendo di vertigini e vomito. Migliaia di loro sono già morti di spossatezza da caldo: gli stessi commercianti di pellicce stimano che il 10% degli animali allevati (250.000 solo in Italia) muoiono a causa del caldo. Le vittime più comuni sono i cuccioli, che si disidratano facilmente. Inoltre le costanti esalazioni delle loro feci, che si raccolgono sotto la gabbia, torturano i visoni, animali dall'olfatto molto sviluppato".
"D'estate non c'è dunque vacanza per gli animali negli allevamenti da pelliccia. Gli animali vivono in piccole gabbie sporche con il fondo metallico in rete, dove d'estate sono esposti al caldo, all'afa, al sole e all'umidità. Vengono quindi uccisi d'inverno, dopo che il freddo, il vento ed il gelo hanno infoltito il manto, all'età di sette-otto mesi mediante asfissia con camere a gas, rottura delle ossa cervicali, corrente elettrica, sparo di un chiodo nel cervello seguito da dissanguamento, colpo contundente al muso.
Del resto anche il Giudice per le Indagini Preliminari di Venezia, archiviando la querela presentata dall'Associazione Italiana Allevatori di Visoni contro Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, ha osservato che " le dichiarazioni del Caporale (sulla morte estiva degli animali negli allevamenti da pelliccia, ndr) appaiono verosimili; va considerato che gli animali da pelliccia sono animali destinati a vivere in ambienti freddi ed appare probabile che le temperature elevate verificatesi nel periodo estivo e le condizioni di promiscuità spesso presenti negli allevamenti abbiano cagionato il verificarsi delle conseguenze riferite dal Caporale".
"Si tratta ora di vigilare per ottenere l'applicazione del Decreto Legislativo n. 146 per la protezione degli animali negli allevamenti, in base al quale dal 2002 le dimensioni delle gabbie dovevano raddoppiare, mentre dal 2008 le gabbie dovranno scomparire per lasciare il posto all'allevamento a terra degli animali. In questo modo siamo certi che la stragrande maggioranza degli allevamenti da pelliccia dovrà chiudere i battenti perché non sarà in grado di sostenere i costi di questa trasformazione.
Rivolgiamo dunque un accorato appello ai NOE, Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri, affinché vigilino sull'applicazione della legge e provvedano a multare i trasgressori".
Nel mondo gli allevamenti da pelliccia sono passati da una produzione di 48 milioni di animali nel 1988 a 29 milioni di animali nel 2000; nel nostro Paese il numero di allevamenti si è ridotto dai 170 degli anni '80 ai 50 del 2002.