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Agricoltura Ogm: Sempre più Diffusa
Nel 2004, le superfici coltivate con piante geneticamente modificate hanno raggiunto gli 81 milioni di ettari nel mondo, registrando il secondo tasso di crescita mai riscontrato in precedenza. Si tratta di una aumento del 20% rispetto al 2003. È quanto emerge dal rapporto elaborato dall'International Service for the Acquisition of Agrobiotech Applications.
Nel 2004, circa 8,25 milioni di agricoltori in 17 paesi hanno coltivato piante geneticamente modificate. Il 90% degli agricoltori ogm si concentra nei Paesi in via di sviluppo. “Gli alimenti geneticamente modificati possono alleviare la fame e la povertà nei Paesi in via di sviluppo ed è per questo che sono così utilizzati”, ha spiegato Clive James, presidente dell'ISAAA. Dal testo emerge anche che nel 2004 i Paesi con una superficie coltivata con piante OGM maggiore o uguale a 50.000 ettari sono passati da 10 a 14: si sono aggiunti Paraguay, Messico, Spagna e Filippine.
I Paesi invece che contano già un'importante superficie a OGM sono Stati Uniti (59% della superficie totale), Argentina (20%), Canada (6%), Brasile (6%), Cina (5%), Paraguay (2%), India (1%), e Sud-Africa (1%). A questi si aggiungono Messico, Spagna, Filippine, Uruguay, Australia e Romania. In Europa è la Spagna, secondo i dati ISAAA, “l'unico stato UE che con 58.000 ettari a mais Bt conta la superficie più rilevante”. Per Clive James, “l'autorizzazione all'importazione di due varietà di mais da parte dell'Unione Europea e i segnali positivi che arrivano dalla Cina contribuiscono a creare un clima di ottimismo”. E precisa: “È probabile che, a breve termine, la Cina autorizzi la coltivazione di riso Bt, aprendo così la porta al più importante prodotto agricolo per l'alimentazione umana del mondo. Sarà questo un evento che avrà un forte impatto sull'accettazione degli OGM per l'alimentazione umana, animale e per la produzione di fibre”.
Entrop il 2010, il numero di terre coltivate con OGM raddoppierà. I prodotti più richiesti sono mais, soia e cotone. Negli USA, nel 2004 l'incremento di terre coltivate con OGM è stato dell'11% e si è passati da 42,4 milioni di ettari a 47,2%. In Europa invece lo scetticismo dei consumatori ha finora frenato l'espansione di questi prodotti. di: Alessio Mannucci
Nel 2004, circa 8,25 milioni di agricoltori in 17 paesi hanno coltivato piante geneticamente modificate. Il 90% degli agricoltori ogm si concentra nei Paesi in via di sviluppo. “Gli alimenti geneticamente modificati possono alleviare la fame e la povertà nei Paesi in via di sviluppo ed è per questo che sono così utilizzati”, ha spiegato Clive James, presidente dell'ISAAA. Dal testo emerge anche che nel 2004 i Paesi con una superficie coltivata con piante OGM maggiore o uguale a 50.000 ettari sono passati da 10 a 14: si sono aggiunti Paraguay, Messico, Spagna e Filippine.
I Paesi invece che contano già un'importante superficie a OGM sono Stati Uniti (59% della superficie totale), Argentina (20%), Canada (6%), Brasile (6%), Cina (5%), Paraguay (2%), India (1%), e Sud-Africa (1%). A questi si aggiungono Messico, Spagna, Filippine, Uruguay, Australia e Romania. In Europa è la Spagna, secondo i dati ISAAA, “l'unico stato UE che con 58.000 ettari a mais Bt conta la superficie più rilevante”. Per Clive James, “l'autorizzazione all'importazione di due varietà di mais da parte dell'Unione Europea e i segnali positivi che arrivano dalla Cina contribuiscono a creare un clima di ottimismo”. E precisa: “È probabile che, a breve termine, la Cina autorizzi la coltivazione di riso Bt, aprendo così la porta al più importante prodotto agricolo per l'alimentazione umana del mondo. Sarà questo un evento che avrà un forte impatto sull'accettazione degli OGM per l'alimentazione umana, animale e per la produzione di fibre”.
Entrop il 2010, il numero di terre coltivate con OGM raddoppierà. I prodotti più richiesti sono mais, soia e cotone. Negli USA, nel 2004 l'incremento di terre coltivate con OGM è stato dell'11% e si è passati da 42,4 milioni di ettari a 47,2%. In Europa invece lo scetticismo dei consumatori ha finora frenato l'espansione di questi prodotti. di: Alessio Mannucci