Promuovere i trattamenti preventivi per donne incinte e bambini e favorire la collaborazione tra autorità e operatori sanitari e scienziati: sono alcune delle indicazioni formulate dagli 11 esperti del Comitato consultivo sulla malaria dell’Afro, l’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms/Who) per l’Africa, al termine del loro primo incontro tenutosi a Brazzaville, nella Repubblica del Congo. Gli 11 consiglieri hanno raccomandato che la pratica dell’indoor residual spraying (irs) – che consiste nello spruzzare annualmente soluzioni liquide contro le zanzare anofele all’interno di abitazioni e stalle – debba essere una misura aggiuntiva e non l’unico metodo di prevenzione. Il comitato ha inoltre espresso l’urgenza di trovare soluzioni alternative all’uso della sulphadoxine-Pyrimethamine (sp) nei trattamenti preventivi per le donne incinte e raccomandato un accesso diffuso alla terapia combinata con derivati dell’artemisina (Act), considerata la più efficace. Il continente – hanno raccomandato infine gli 11 esperti – dovrebbe “premere per un’adeguata rappresentazione nei processi intrapresi in Africa e nei test di medicine in differenti scenari epidemiologi” ed essere più presente nei dibattiti sui sussidi globali dell’act.