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Africa: Governi Chiedono la Messa al Bando di Commercio d'Avorio
Dodici Paesi dell'Africa centrale e occidentale hanno chiesto la completa messa al bando del commercio dell'avorio in tutti quei Paesi che ospitano popolazioni di elefanti, per frenare quella che viene definita come una corsa verso l'estinzione. Lo ha annunciato l'International Fund for Animal Welfare (Ifaw) che insieme a un'organizzazione ambientalista francese ha coordinato nei giorni scorsi a Parigi un simposio dedicato proprio allo stato dei pachidermi africani. I dodici Stati - Repubblica del Congo, Benin, Repubblica democratica del Congo, Chad, Repubblica Centrafricana, Gabon, Niger, Mali, Togo, Costa d'Avorio, Senegal e Guinea - hanno chiesto che gli elefanti vengano inseriti nella lista delle "specie più a rischio, minacciate d'estinzione" e hanno invitato tutte le altre nazioni africane ad appoggiare la proposta di messa al bando totale del commercio d'avorio durante la riunione del Comitato per la Convenzione sul commercio internazionale di specie a rischio (Cites) che si terrà il prossimo ottobre a Bangkok (Thailandia). Nel documento stilato al termine del simposio parigino, i Paesi africani hanno sottolineato che il declino degli elefanti nei Paesi dell'Africa centrale e occidentale è legato agli sconvolgimento ambientali degli habitat in cui vivono i grossi pachidermi, ma anche alle guerre che negli ultimi anni hanno sconvolto vari Paesi delle due regioni africane. Il trattato Cites mette al bando il commercio internazionale dei prodotti derivanti da specie vegetali e animali in pericolo di estinzione, consentendo solo poche e controllate eccezioni. Negli ultimi anni i 167 Paesi che aderiscono al Cites hanno consentito a Botswana, Namibia e Sudafrica di commercializzare legalmente i loro stock di avorio.