Ogni anno 270.000 donne africane muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e al parto: lo dimostrano le statistiche della Società africane di ginecologia e ostetrica diffuse durante un convegno continentale svoltosi oggi a Cotonou, capitale del Benin. "La mortalità materna in Benin riguarda tra 474 e 498 gestanti o partorienti ogni 100.000 neonati venuti al mondo vivi, una percentuale in linea con quella degli altri Paesi africani" ha dichiarato all’agenzia ‘Afp’ il dottor Velere Goyoito, tra i 500 specialisti africani ospiti del congresso medico. Le principali cause di morte legate alla maternità sono le emorragie post parto, le infezioni sessualmente trasmesse e l’ipertensione arteriosa, hanno spiegato gli esperti presenti all’incontro. Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) le donne africane hanno in media tra i 4 e gli otto figli e trascorrono tra il 35-50% della loro età fertile (15-45 anni) in stato di gravidanza o allattando. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) ricorda, invece, che nei Paesi del Sud del mondo 45 milioni di donne incinte non ricevono aiuto medico e 300 milioni soffrono di postumi dovuti a una gravidanza non assistita.