Cinque operatori umanitari afgani sono stati uccisi in un’imboscata lungo una strada a nordest della capitale Kabul, mentre altri due sono rimasti feriti e uno risulta disperso. Lo ha riferito oggi il ministro dell’interno Ali Ahmad Jalali, spiegando che gli operatori, esponenti di un’associazione afgana chiamata Fbf, stavano viaggiando in macchina quando, vicino a Surobi (circa 60 chilometri a est di Kabul), sono stati attaccati a colpi di arma da fuoco. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli sulla dinamica dell’aggressione. Le vittime stavano lavorando ad alcuni progetti governativi, destinati a ricreare un comparto agricolo funzionante dopo oltre 20 anni di violenza e distruzione. Jalali ha detto che gli aggressori restano ignoti e ancora non ci sono stati arresti. Dall’inizio dell’anno sarebbero almeno un centinaio le persone che hanno perso la vita in attacchi di vario tipo, tra cui operatori umanitari, impiegati pubblici ed esponenti delle forze di sicurezza afgane e straniere. Molti degli assalti sarebbero stati sferrati dai talebani, estromessi dal potere al termine dell’attacco anglo-americano contro l’Afghanistan dell’ottobre 2001, ma tuttora presenti e attivi in vari territori del Paese asiatico.