Arriva in Italia uno strumento terapeutico che potrebbe ridare speranza a molti pazienti colpiti da forme tumorali giudicate "non operabili": si chiama 'radioterapia in 4d', ed è in grado di selezionare con grande precisione la massa tumorale da colpire, dal momento che prende in considerazione non solo i tre piani dello spazio, ma anche il piano del tempo. In pratica, 'insegue' il tumore e tiene conto dei suoi spostamenti dovuti al movimento degli organi provocato dalla respirazione.
Il nome preciso è 'Adaptive radiotherapy', e si basa sull'utilizzo di una metodologia innovativa che da oggi sarà disponibile anche in Italia grazie al nuovo acceleratore lineare ad alta energia presso l'Istituto Humanitas di Rozzano.
I nostri organi interni sono soggetti a lievi movimenti provocati dal respiro e dalla peristalsi intestinale. Il nuovo strumento permette di registrare tali movimenti e di tenerne conto durante il bombardamento di onde radio.
Solitamente, senza questo strumento, per essere sicuri di colpire il bersaglio 'in movimento'. bisognava irradiare una zona più ampia, e questo comportava ovviamente un aumento di tossicità.
La 'Adaptive radiotherapy' invece, consentirà di essere più selettivi e di irradiare il bersaglio con maggior precisione. Ciò darà la possibilità di operare molti pazienti giudicati non operabili, ovvero con tumori del polmone, del fegato, del pancreas, della prostata, del retto e quelli ginecologici.
Inoltre, il nuovo strumento permette anche di effettuare trattamenti ad intensita' modulata (Imrt): alcune zone metabolicamente più attive potranno essere attaccate con maggior intensità rispetto a quelle meno attive.
In Europa, oltre a Rozzano, sono in funzione solo altri due acceleratori lineari ad alta energia, uno a Arau, in Svizzera, l'altro a Stoccolma.