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Abbandono Animali: per Chi non Rinuncia al Mare, alla Crudeltà Esistono Alternative Intelligenti
Un animale abbandonato, nell’80 per cento dei casi, è un animale morto. Di fame, di sete, investito da un’auto in corsa. O ancora, nel peggiore dei casi, destinato alla vivisezione o ai combattimenti clandestini. Secondo i dati dell’associazione animalista PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) sono stati 130 mila i cani e i gatti abbandonati nel 2002. In crescita, rispetto ai 105 mila del 2001. Ed è bene sapere che meno del 20 per cento è sopravvissuto. Ospite, ancora oggi, di qualche canile pubblico o privato, nell’attesa – quasi sempre vana – di essere adottato di nuovo. O di non esserlo mai, per la gioia di quanti fanno del randagismo un vero e proprio business. I canili privati ricevono finanziamenti da 2 a 7 euro al giorno per il mantenimento di ciascun cane. E la malavita di provincia, pronta ad arricchirsi sulla pelle di cani e gatti, ci mette il suo zampino: sono centinaia i canili italiani gestiti direttamente dalla “zoomafia”, per un fatturato totale annuo di oltre 100 milioni di euro.
Con l’arrivo dell’estate, il fenomeno del randagismo assume proporzioni drammatiche. La maggior parte delle spiagge italiane e molte strutture ricettive non accettano animali, e i vacanzieri preferiscono spesso condannare il proprio cane a morte, o nel migliore dei casi a una vita di stenti, piuttosto che rinunciare a una settimana di mare. Ecco perché le associazioni animaliste, primi fra tutti gli Animalisti Italiani, stanno sollecitando i Presidenti delle Regioni (15 sono quelle che si affacciano sul mare) perché prevedano, nel proprio piano regionale, aree di spiaggia in cui sia consentito l’accesso a cani e gatti. E’ proprio grazie agli sforzi delle associazioni animaliste che, negli ultimi anni, l’attenzione per i turisti a quattro zampe è cresciuta, al mare come nelle città d’arte. Decine di musei e centri storici hanno istituito servizi di dog-sitting per quanti amano portare Fido in vacanza. E per chi, invece, preferisce viaggiare da solo, la soluzione c’è: prenotare una cuccia in una pensione per cani e gatti. Ce ne sono per tutte le tasche e per tutti i gusti, pronte a soddisfare anche il quadrupede più esigente con diete personalizzate o servizi di toelettatura.
Ma il randagismo non è solo una piaga estiva. L’abbandono di cani e gatti è un fenomeno preoccupante anche d’inverno, e soprattutto in autunno: dopo l’apertura della stagione venatoria centinaia sono i cani da caccia, spesso gravemente feriti, che vanno ad affollare i canili italiani. Da alcuni anni, inoltre, a finire nel mirino della malavita non sono più soltanto cani e gatti abbandonati, ma anche conigli nani, uccelli, pesci, criceti, tartarughe, furetti, iguane, porcellini d’India, serpenti, persino asini, maialini e piccoli coccodrilli. Che vanno così ad alimentare un altro business sporco e, a quanto pare, sempre più redditizio: il traffico illecito di animali, soprattutto esotici. “Per questo – racconta Margherita Macagno dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) – all’inizio dell’estate la nostra associazione ha promosso la prima campagna italiana contro l’abbandono di animali di ogni specie. E lo ha fatto contando sulla disponibilità di uno stuolo di partner (Aiscat, Anas, Cciss viaggiare informati, Esselunga, Società Autostrade), oltre a centinaia di periodici, radio, televisioni”. Un cane dagli occhi disperati, un gatto avvilito, un pesciolino attonito (commentati dalla scritta “Gli manca la parola. Per tua fortuna.”), incalzano così sulle pagine dei giornali, sui manifesti e su milioni di sacchetti per la spesa Esselunga, con l’intenzione di sbattere l’anima in faccia a chi non ce l’ha. E ci ricordano che l’abbandono è un reato. Chi abbandona animali domestici, infatti, non solo è soggetto a sanzioni pecuniarie da 1000 a 10mila euro (secondo la legge 473/1993), ma rischia anche di finire dietro le sbarre. La nuova legge contro il maltrattamento di animali, approvata dalla Camera nel gennaio scorso (vedi il numero di marzo di TraTerraeCielo), prevede la reclusione fino a un anno per i colpevoli di abbandono o detenzione illecita. E l’articolo 727 del Codice Penale invita noi tutti, nel caso assistessimo all’abbandono di un cane, un gatto o un altro animale, a denunciare il crimine alle Forze dell’Ordine. Per ricordare al colpevole che, se non si è preoccupato per il suo piccolo amico, adesso può cominciare a preoccuparsi per sé.
Per prevenire il randagismo però, come sostiene la LAV, occorrono sforzi in tutte le direzioni: dalla registrazione di cani e gatti nello stato di famiglia alla defiscalizzazione delle spese per chi adotta un randagio, dalla sterilizzazione in tutti i canili pubblici e privati fino al divieto di vendita di animali, vera e propria anticamera del randagismo. Le principali località turistiche e strutture ricettive, inoltre, devono prevedere nuovi spazi dove accogliere questi insoliti turisti a quattro zampe. Se l’estate per noi è tempo di mare, anche loro hanno diritto a una sana vacanza.
Spiagge aperte ai cani
ABRUZZO
È consentito l’accesso nelle spiagge a cani di piccola taglia (sotto i 7 chili).
Ortona a Mare (Chieti), Lido “Ripari di Giobbe”, Strada Statale Francavilla.
Giulianova (Teramo), un tratto di spiaggia lungo 52 kilometri.
EMILIA ROMAGNA
San Mauro Pascoli (Rimini), “Bau Bau Beach” presso gli stabilimenti Grandi Spiagge. Tel. 333-8612771, www.grandispiagge.it
FRIULI VENEZIA GIULIA
Marina Julia, Fido Bao Beach “La Playa”.
Sistiana (Trieste), Stabilimento Castelreggio.
LAZIO
Maccarese (Roma), Stabilimento “Baubeach” annesso allo stabilimento balneare “Marechiaro” di Fregene. Tel. 06-66562494 – 335-6793151.
LIGURIA
Bordighera (Imperia), spiaggia attrezzata.
Ospedaletti (Imperia), spiaggia attrezzata adiacente allo stabilimento “Baiaverde”.
Alassio (Savona), spiaggia attrezzata gestita dalla Sezione Provinciale di Savona dell'ENPA.
Albissola Mare (Savona), Bau Bau Village, tel. 019/480555, www.bagni-sport.it
Laigueglia (Savona), Bagni Capo Mele.
Pietra Ligure (Savona), spiaggia libera attrezzata nella zona a levante della città (ex Colonia Leonessa).
Varazze (Savona), Bagni Nautilus.
Cani tollerati in spiaggia anche a Genova e Bogliasco.
MARCHE
Recanati (Macerata), spiaggia “Fiumarella”, a Nord della foce del torrente Fiumarella.
Recanati (Macerata), spiaggia “Potenza” sul lato destro del fiume Potenza.
PUGLIA
Vieste (Gargano in provincia di Foggia), stabilimento “Fantasy Beach”. Tel. 328-1422375.
Bisceglie (sulla strada per Molfetta), spiaggia di Cala Pantano: 1 kilometro di spiaggia in via di realizzazione. Tel. 080/3953127.
SARDEGNA
Sant’Antioco (Cagliari), spiaggia Is Prunis e Coa Quaddus (Stabilimento Ochia).
Cagliari, “Baubeach”, Spiaggia del Poetto, a 450 mt dal “Lido Mediterraneo”.
TOSCANA
Antignano (Livorno), area adiacente allo stabilimento Pancaldi.
Piombino, un tratto di spiaggia del Golfo di Baratti; località Perelli, accanto all'ultima scogliera; spiaggia sotto i macelli pubblici; spiaggia Lunga, fronte a mare di 100 metri lato Golfo di Calamoresca; spiaggia del Canaletto, tratto ubicato tra il fosso fiancheggiante Villa Freschi e lo scoglione sottostante Villa Hermite.
Grosseto, nel tratto tra Marina e Castiglione della Pescaia, in località Le Marze.
Livorno, spiaggia del Felciaio (vicino alla rotonda dell’Ardenza); spiaggia comunale di Ardenza.
VENETO
Bibione (Venezia), spiaggia autorizzata, accesso consentito da Via Faro e Via Procione nelle zone segnalate da cartelli.
Porto di Lugugnana (Venezia), spiaggia di Brussa vicino a Bibione.
Con l’arrivo dell’estate, il fenomeno del randagismo assume proporzioni drammatiche. La maggior parte delle spiagge italiane e molte strutture ricettive non accettano animali, e i vacanzieri preferiscono spesso condannare il proprio cane a morte, o nel migliore dei casi a una vita di stenti, piuttosto che rinunciare a una settimana di mare. Ecco perché le associazioni animaliste, primi fra tutti gli Animalisti Italiani, stanno sollecitando i Presidenti delle Regioni (15 sono quelle che si affacciano sul mare) perché prevedano, nel proprio piano regionale, aree di spiaggia in cui sia consentito l’accesso a cani e gatti. E’ proprio grazie agli sforzi delle associazioni animaliste che, negli ultimi anni, l’attenzione per i turisti a quattro zampe è cresciuta, al mare come nelle città d’arte. Decine di musei e centri storici hanno istituito servizi di dog-sitting per quanti amano portare Fido in vacanza. E per chi, invece, preferisce viaggiare da solo, la soluzione c’è: prenotare una cuccia in una pensione per cani e gatti. Ce ne sono per tutte le tasche e per tutti i gusti, pronte a soddisfare anche il quadrupede più esigente con diete personalizzate o servizi di toelettatura.
Ma il randagismo non è solo una piaga estiva. L’abbandono di cani e gatti è un fenomeno preoccupante anche d’inverno, e soprattutto in autunno: dopo l’apertura della stagione venatoria centinaia sono i cani da caccia, spesso gravemente feriti, che vanno ad affollare i canili italiani. Da alcuni anni, inoltre, a finire nel mirino della malavita non sono più soltanto cani e gatti abbandonati, ma anche conigli nani, uccelli, pesci, criceti, tartarughe, furetti, iguane, porcellini d’India, serpenti, persino asini, maialini e piccoli coccodrilli. Che vanno così ad alimentare un altro business sporco e, a quanto pare, sempre più redditizio: il traffico illecito di animali, soprattutto esotici. “Per questo – racconta Margherita Macagno dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) – all’inizio dell’estate la nostra associazione ha promosso la prima campagna italiana contro l’abbandono di animali di ogni specie. E lo ha fatto contando sulla disponibilità di uno stuolo di partner (Aiscat, Anas, Cciss viaggiare informati, Esselunga, Società Autostrade), oltre a centinaia di periodici, radio, televisioni”. Un cane dagli occhi disperati, un gatto avvilito, un pesciolino attonito (commentati dalla scritta “Gli manca la parola. Per tua fortuna.”), incalzano così sulle pagine dei giornali, sui manifesti e su milioni di sacchetti per la spesa Esselunga, con l’intenzione di sbattere l’anima in faccia a chi non ce l’ha. E ci ricordano che l’abbandono è un reato. Chi abbandona animali domestici, infatti, non solo è soggetto a sanzioni pecuniarie da 1000 a 10mila euro (secondo la legge 473/1993), ma rischia anche di finire dietro le sbarre. La nuova legge contro il maltrattamento di animali, approvata dalla Camera nel gennaio scorso (vedi il numero di marzo di TraTerraeCielo), prevede la reclusione fino a un anno per i colpevoli di abbandono o detenzione illecita. E l’articolo 727 del Codice Penale invita noi tutti, nel caso assistessimo all’abbandono di un cane, un gatto o un altro animale, a denunciare il crimine alle Forze dell’Ordine. Per ricordare al colpevole che, se non si è preoccupato per il suo piccolo amico, adesso può cominciare a preoccuparsi per sé.
Per prevenire il randagismo però, come sostiene la LAV, occorrono sforzi in tutte le direzioni: dalla registrazione di cani e gatti nello stato di famiglia alla defiscalizzazione delle spese per chi adotta un randagio, dalla sterilizzazione in tutti i canili pubblici e privati fino al divieto di vendita di animali, vera e propria anticamera del randagismo. Le principali località turistiche e strutture ricettive, inoltre, devono prevedere nuovi spazi dove accogliere questi insoliti turisti a quattro zampe. Se l’estate per noi è tempo di mare, anche loro hanno diritto a una sana vacanza.
Spiagge aperte ai cani
ABRUZZO
È consentito l’accesso nelle spiagge a cani di piccola taglia (sotto i 7 chili).
Ortona a Mare (Chieti), Lido “Ripari di Giobbe”, Strada Statale Francavilla.
Giulianova (Teramo), un tratto di spiaggia lungo 52 kilometri.
EMILIA ROMAGNA
San Mauro Pascoli (Rimini), “Bau Bau Beach” presso gli stabilimenti Grandi Spiagge. Tel. 333-8612771, www.grandispiagge.it
FRIULI VENEZIA GIULIA
Marina Julia, Fido Bao Beach “La Playa”.
Sistiana (Trieste), Stabilimento Castelreggio.
LAZIO
Maccarese (Roma), Stabilimento “Baubeach” annesso allo stabilimento balneare “Marechiaro” di Fregene. Tel. 06-66562494 – 335-6793151.
LIGURIA
Bordighera (Imperia), spiaggia attrezzata.
Ospedaletti (Imperia), spiaggia attrezzata adiacente allo stabilimento “Baiaverde”.
Alassio (Savona), spiaggia attrezzata gestita dalla Sezione Provinciale di Savona dell'ENPA.
Albissola Mare (Savona), Bau Bau Village, tel. 019/480555, www.bagni-sport.it
Laigueglia (Savona), Bagni Capo Mele.
Pietra Ligure (Savona), spiaggia libera attrezzata nella zona a levante della città (ex Colonia Leonessa).
Varazze (Savona), Bagni Nautilus.
Cani tollerati in spiaggia anche a Genova e Bogliasco.
MARCHE
Recanati (Macerata), spiaggia “Fiumarella”, a Nord della foce del torrente Fiumarella.
Recanati (Macerata), spiaggia “Potenza” sul lato destro del fiume Potenza.
PUGLIA
Vieste (Gargano in provincia di Foggia), stabilimento “Fantasy Beach”. Tel. 328-1422375.
Bisceglie (sulla strada per Molfetta), spiaggia di Cala Pantano: 1 kilometro di spiaggia in via di realizzazione. Tel. 080/3953127.
SARDEGNA
Sant’Antioco (Cagliari), spiaggia Is Prunis e Coa Quaddus (Stabilimento Ochia).
Cagliari, “Baubeach”, Spiaggia del Poetto, a 450 mt dal “Lido Mediterraneo”.
TOSCANA
Antignano (Livorno), area adiacente allo stabilimento Pancaldi.
Piombino, un tratto di spiaggia del Golfo di Baratti; località Perelli, accanto all'ultima scogliera; spiaggia sotto i macelli pubblici; spiaggia Lunga, fronte a mare di 100 metri lato Golfo di Calamoresca; spiaggia del Canaletto, tratto ubicato tra il fosso fiancheggiante Villa Freschi e lo scoglione sottostante Villa Hermite.
Grosseto, nel tratto tra Marina e Castiglione della Pescaia, in località Le Marze.
Livorno, spiaggia del Felciaio (vicino alla rotonda dell’Ardenza); spiaggia comunale di Ardenza.
VENETO
Bibione (Venezia), spiaggia autorizzata, accesso consentito da Via Faro e Via Procione nelle zone segnalate da cartelli.
Porto di Lugugnana (Venezia), spiaggia di Brussa vicino a Bibione.