Glossario de “La Dottrina Segreta”
VERGINE
(Ast.) - L'origine del termine è certamente "vir" (uomo robusto e forte), anche se qualcuno avanza l'ipotesi che possa derivare dal sanscrito "urg", poi "varg", con il significato di "essere turgido, rigoglioso". La vergine è una fanciulla ancora intatta, nella quale risplende la vigoria e la bellezza della giovinezza. Nell'antichità, le vergini erano sempre preposte alle più delicate operazioni al servizio delle divinità e contro chi le violava erano previste pene severissime. Il loro tradimento era spesso punito con la morte. Nel mito scandinavo, la Vergine di Pohiola era la primogenita di Louhi, sposa di Ilmarinen, per questo chiamata "la donna del fabbro". E Vergine è anche Maria, la madre di Gesù, come sono vergini anche tutte le divinità identificate con la Natura. Presso i Romani, la Vergine era identificata con Cerere, dea delle messi e della fecondità, e veniva raffigurata come una donna con in mano una spiga. La Vergine Celeste è la madre sia degli Dei che dei Demoni, è la Divinità benefica, sempre amorevole. Essa viene spesso invocata come Stella del Mattino (con riferimento a Venere), Stella della Salvezza, Matrice di Luce, Vaso Santo. Come segno dello Zodiaco, era associata alla tribù di Dan, ed aveva il compito di respingere il Drago divoratore. Nello Zodiaco di Dendera vi sono tre Vergini fra il Leone e la Bilancia, a significare che per ben tre volte i poli della Terra avevano coinciso con l'eclittica. L'ultima di esse tiene una spiga in mano. Ad esse si attribuisce anche un altro significato: starebbero a rappresentare le prime tre Dinastie Divine, o Astronomiche, che istruirono la Terza Razza Madre. La separazione fra i segni zodiacali della Vergine e dello Scorpione avvenne quando l'umanità si divise in sessi. Con questa separazione e l'aggiunta del segno della Bilancia, i segni dello Zodiaco divennero dodici. Astrologicamente, il segno della Vergine è il sesto dello Zodiaco, va dal 23 Agosto al 23 Settembre, segno di terra, mobile e femminile. Dominato da Mercurio, ad esso è associato il cinque il mercoledì ed il colore blu. Non esiste in cielo una formazione stellare che richiami questa figura e si pensa che essa sia stata inventata dai Babilonesi per sostenere la Spiga, Ki-Hal, una costellazione realmente esistente in cielo. La fanciulla greca, che recava in mano una spiga di grano, era chiamata "parthenos", ossia vergine. Il suo glifo è una M con zampa finale a rientrare, quasi a designarla Madre, simbolo di fecondità, associata come è con la stagione estiva, la stagione dei frutti. La M, però, potrebbe stare anche a significare un'onda, le acque, mentre la zampa a rientrare potrebbe rappresentare una falce, il crescente di luna. E Maria Vergine viene fatta nascere dalla chiesa cattolica l'8 Settembre, al centro di questo segno zodiacale. E se si rovescia il suo simbolo, esso diventa una navicella una barca, un'Arca, una matrice universale. Vergine è Demetra, Iside, Cibele, Astarte, Atargatis e tutte le altri Grandi Dee collegate con la Madre Terra. Con Demetra entriamo nei Misteri di Eleusi, con Ishtar in quelli di Egitto; in Grecia è Dike, che fugge dalla terra a seguito dei delitti degli uomini. I nati sotto il segno della Vergine sono restii ad offrirsi, cauti, prudenti, ritrosi, avari di sè. Il segno arriva quando la terra ha tutto dato e nulla rimane da dare; ora è il momento di conservare, sistemare, accumulare, che vuol dire anche pesare, misurare (che si accorda con Mercurio). Essi sono precisi, rigorosi, scrupolosi, analitici, che nell'eccesso significa pignoli.