Glossario de “La Dottrina Segreta”
VENERE
(Eso.) - La Dea della bellezza, madre di Amore (Cupido), regina del sorriso, compagna delle Grazie e dei Piaceri. Presiedeva alla generazione ed era protettrice delle cortigiane; nel suo tempio erano conservati gli ornamenti dei morti, a rammentare la fragilità della vita umana. Le Veneri erano tante, ma la più famosa è certamente Afrodite, nata dalla schiuma del mare, portata nell'isola di Citera dagli zefiri, fu accolta sulla spiaggia dalle Stagioni. Fu ben presto portata in cielo, dove gli Dei ne ammiravano la bellezze e le Dee ne soffrivano la gelosia. Giove, come faceva con tutte, voleva possederla, ma Venere resistè ed allora per punizione fu data in sposa al deforme dio Vulcano. Ma Venere non rinunciò per questo a cercare i suoi piaceri ed amoreggiando con Marte, Bacco, Nettuno, ne ebbe molti figli. Perfino esseri mortali (Adone ed Anchise) ebbero il piacere dei suoi favori. Venere viene rappresentata in molti modi, ma il più bello è certamente quello di Apulejo. Nuda, o vestita di un trasparentissimo velo, Venere è sempre il concetto più puro della bellezza femminile, dell'avvenenza, della conturbanza. Il suo carro celeste è tirato da colombe, cigni e passeri. Secondo Pausania esisteva una Venere celeste che presiedeva all'amore puro, ed una Venere terrestre patrona dell'amore umano che procede alla generazione. Celebri le statue di Prassitele e di Fidia. A lei sono consacrati i cigni, le colombe, il delfino, la lepre, il passero, fra gli animali; il mirto ed il papavero fra le piante. Come dicevamo, esistono varie Veneri. Venere barbuta, vestita da donna e con faccia d'uomo, era venerata a Cipro, ma esisteva anche a Roma. Altra forma di Venere androgina era quella di un corpo maschile dalla cintola in su e femminile dalla cintola in giù. Esiste una Venere Callipiga, così detta per la bellezza delle sue natiche, una Venere armata venerata dai Lacedemoni, una Venere calva onorata a Roma, ed una Venere Vittrice, con veste lunga ed uno specchio in mano, raffigurata su alcune medaglie romane. Gli alchimisti chiamavano Venere il rame, monte di Venere è una parte anatomica del corpo femminile ma anche, in chiromanzia, uno dei rilievi della mano. In astronomia, Venere è il secondo pianeta del Sistema solare per distanza dal Sole. Ha un'orbita quasi circolare, una rivoluzione di poco più di 224 giorni, e caratteristiche simili alla Terra (raggio, densità, massa, velocità di fuga). Ha una leggera atmosfera, mentre è priva di satelliti; altissima la temperatura alla superficie ed anche la pressione. Questo pianeta si muove nello spazio con una caratteristica particolare: compare dopo il tramonto del Sole e lo precede al suo sorgere. Per tale motivo nell'antichità era ritenuto duplice: Espero e Lucifero. Fu Pitagora a riconoscerne l'identità dei due astri. Il simbolo di Venere è una croce sormontata dal cerchio i cui significati sono molteplici: il sole sulla linea delle acque, uno specchio con impugnatura, lo spirito che sovrasta la materia, ecc. Astrologicamente, Venere è il simbolo dell'amore che unisce agli altri, in ogni senso. Il venusiano è socievole, benevolo, comprensivo, espansivo, simpatico, compassionevole, affascinante. C'è anche un rovescio della medaglia: la paura della solitudine, l'incapacità di saper stare da solo; la disperata ricerca di una compagnia, porta alla superficialità affettiva, allo svago ad ogni costo. Deriva da ciò una vuota sensualità, dispersione in mille avventure, immaturità, menzogne, espedienti di ogni tipo. Non ha tendenza agli sforzi, poco costante, ha temperamento spesso artistico ed un grande senso estetico. Venere è fondamentalmente androgina, è la personificazione del Mare, la Madre del Dio d'Amore (Cupido), la generatrice di tutti gli Dei. La Terza umanità è sotto l'influenza diretta di Venere, il piccolo sole nel quale il globo solare immagazzina la sua luce. Venere, infatti, riceve dal Sole il doppio della luce e del calore ricevuto dalla Terra. Secondo l'occultismo, questo pianeta, precursore dell'alba e del crepuscolo, il più brillante di tutti i pianeti, concede alla Terra un terzo di quanto riceve dal Sole, lasciando a sè solo i due terzi. Il suo simbolo è il contrario di quello della Terra, ed è somigliante alla croce ansata di Iside, con il significato sessuale dell'energia partoriente; esso è anche un simbolo astronomico corrispondente al Tau portato fuori dal cerchio e ad esso sottoposto. Venere viene chiamato anche Shukra (Sol alter, l'altro Sole) per la sua brillantezza e, come Iside, viene talvolta simboleggiato con le corna di bue sulla testa, che sono simbolo della Natura mistica, il crescente di Luna. La Terra è figlia adottiva e sorella minore di Venere, che è la Stella del Mattino, corrispondente all'indù Ushanas. È la grande Vergine Madre, che nasce dall'onda del mare, dalla Matrice Universale, dal Grande Abisso, il Caos primordiale. Come tale, può essere considerata una variante di Gea, Gaia, la Terra. Poiché Kama è figlio di Lakshmi e corrisponde al greco Cupido, o Eros, Venere, che ne è la madre, corrisponde anche alla indù Lakshmi. Venere e Bacco, poi, sono considerati come i tipi posteriori di Aditi e Spirito, i genitori del Priapo celeste. Venere, come Astarte, Iside, Eva, e tante altre, rappresenta i poteri generatori della Natura e pertanto può essere simbolizzata dall'Arca contenente i germi di tutto ciò che vive. Nel Vangelo Gnostico, i sette grandi Dei sono suddivisi in due triadi: una superiore, l'altra inferiore. Gli Dei della triade superiore risiedono sulla Luna, in Giove ed in Saturno; quelli della triade inferiore risiedono in Marte, Mercurio e Venere. Per i cattolici romani, Mercurio, Venere e Giove sono i pianeti, o gli Dei, dei Diavoli. Per gli Gnostici, il potere di Sophia risiede nel pianeta Venere, o Lucifero. Questi è l'entità angelica che presiede alla luce della verità ed a quella del giorno. Venere, quindi, è lo Spirito Santo, lo Spirito di sapienza, d'amore e di verità. I Pitagorici consacrarono a Venere il numero Sei perchè la unione dei due sessi e la separazione della materia in triadi sono necessari per sviluppare la forza generativa. E nella dottrina sull'Armonia della Musica delle Sfere, individuarono la distanza fra il Sole e Venere equivalente ad un tono e mezzo. Venere è la Maddina Nag dei Caldei, ossia la loro Stella del Mattino.