Glossario de “La Dottrina Segreta”
TRIKAYA
(San.) - Letteralmente, tre corpi o forme, come enunciato nella dottrina del Buddhismo Mahayana; essi vengono chiamati: Dharmakaya, Sambhogakaya e Nirmanakaya. È un insegnamento molto astruso che, comunque, una volta compreso, spiega il mistero di ogni triade o trinità, ed è un'autentica chiave per ogni simbolo metafisico triplice. La sua forma più semplice e comprensibile la si trova nell'Entità umana, con la sua triplice divisione in spirito, anima e corpo, ed anche nell'universo panteisticamente considerato come una unità composta da un Principio Deifico puramente spirituale, da Esseri Superni - suoi raggi diretti - e dall'Umanità. L'origine di ciò si trova negli insegnamenti dell'arcaica Religione-Saggezza o Filosofia Esoterica. Il grande ideale Panteistico dell'Essenza sconosciuta ed inconoscibile, trasformata in materia soggettiva, e poi in oggettiva, è alla radice di tutti questi tripli e triadi. Così troviamo nella filosofia del Buddhismo Settentrionale: (1) Adi-Buddha (o la Saggezza Universale Primordiale); (2) i Dhyani Buddha (o Bodhisattva); (3) i Manushi Buddha (o Buddha umani). Nelle concezioni Europee troviamo l'identica cosa: Dio, Angeli ed Umanità, teologicamente simbolizzati nell'Uomo-Dio. La Trimurti Brahmanica ed anche il triplice corpo di Shiva, nello Shivaismo, sono stati entrambi concepiti sulla stessa base, se non sulla scia delle linee degli Insegnamenti Esoterici. Quindi, non dobbiamo meravigliarci se questa concezione del triplice corpo - o i vestimenti del Nirmanakaya, del Sambhogakaya e del Dharmakaya, le più grandi dottrine della Filosofia Esoterica - è stata accettata, in forma più o meno travisata, da ogni setta religiosa, e spiegata del tutto erroneamente dagli Orientalisti. Così, nella sua applicazione generale, il triplice corpo simbolizza la statua del Buddha, i suoi insegnamenti, i suoi stupa; nelle sue concezioni ecclesiastiche, ai applica alla professione di fede Buddhista chiamata la Triratna, che è la formula di "prendere rifugio in Buddha, in Dharma ed in Sangha". La fantasia popolare attribuisce a Buddha l'ubiquità, mettendolo quindi alla pari di un dio antropomorfo ed abbassandolo al livello di una divinità tribale; il risultato è si cade in piatte contraddizioni, come nel Tibet ed in Cina. Ed allora la dottrina esoterica sembra insegnare che il Buddha mentre è nel suo corpo Nirmanakaico (passato attraverso 100.000 koti di trasformazione sulla terra), allo stesso tempo è un Lochana (un Dhyani-Bodhisattva celestiale) nel suo "rivestimento di assoluta completezza" Sambhogakaya, e in Dhyana, uno stato che dovrebbe tagliarlo fuori dal mondo e da tutti i collegamenti con esso; ed infine, per ultimo, oltre ad essere un Nirmanakaya ed un Sambhogakaya, egli è anche un Dharmakaya "di purezza assoluta", un Vairotchana o Dhyani-Buddha in pieno Nirvana! (Vedi Sanskrit Chinese Dictionary di Eitel). Questo è il guazzabuglio di contraddizioni, impossibili da riconciliare, che viene fornito dai missionari e da certi Orientalisti, circa i dogma filosofici del Buddhismo Settentrionale. Se non si tratta di intenzionale confusione di fronte ad una filosofia temuta dai sostenitori di una religione basata su inestricabili contraddizioni e su "misteri" protetti, allora è certo il prodotto dell'ignoranza. Come il Trailokya, il Trikaya ed il Triratna siano tre aspetti degli stessi concetti e debbono essere, per così dire, fusi in uno, è argomento ulteriormente spiegato in ciascuno di questi termini. (Vedi anche, in relazione a ciò, il termine "Trisharana").