gio, 12 giugno 2025

Glossario de La Dottrina Segreta

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Glossario de “La Dottrina Segreta”

SUMERI

(Ori.) - Popolazione della Mesopotamia meridionale, creatrice della più antica cultura storica che l'umanità conosca. Il nome deriva da quello che i Babilonesi davano alla regione: Shumer; i Sumeri chiamavano la loro regione Ki-en-gi. La loro origine è misteriosa; secondo alcuni giunsero dalle montagne dell'Elam, secondo altri dal Golfo Persico. Erano già presenti oltre il 3000 prima dell'era moderna, organizzati in città-stato, sotto il governo di principi, detentori anche del potere religioso. La città-stato meglio conosciuta è quella di Lagash che sotto Eannatum conquistò alcuni centri vicini. Poco più tardi si costituisce il primo impero che, però, cade sotto i colpi di Sargon il Grande che porta al potere la dinastia semitica. Nel 2000 la civiltà sumerica risorge con Ur, risplende di nuovo Lagash ed emerge la figura di Gudea, pacifico costruttore di templi. Dopo circa un secolo la civiltà sumerica scompare per sempre. La religione dei Sumeri è un politeismo naturalistico. Ogni città ha un proprio Dio, ma venera anche quelli delle altre città; gli Dei riflettono forze o fenomeni naturali, sono antropomorfi, potenti ed immortali. La triade superiore è costituita da Anu (Dio del cielo), Enlil (Dio dell'aria e creatore del mondo) venerato a Nippur, Enki (Dio dell'acqua) venerato ad Eridu. Una altra triade ha caratteristica astrale: Nanna (Dio della Luna), Utu (Dio del Sole), Inanna (Dea della stella Venere). Quest'ultima è anche la Terra Madre, collegata a Dumuzi, un Dio che muore e rinasce con il ciclo annuale, a simboleggiare l'andamento della Natura. Poi vi è Ningirsu, figlio di Enlil, dio guerriero di Lagash. Al di sotto degli Dei vi sono i Demoni, spiriti malvagi ed apportatori di malattie, dai quali ci si difende con la magia. Questa è esercitata dal sacerdozio, numeroso e diversificato, affiancato dalle Ierodule, personale religioso femminile. Vi sono feste fisse e feste variabili, con un culto imperniato sui templi sacri; nelle feste ha parte preminente il sacrificio, ma non mancano gli ex-voto ed altre forme di offerte. Intento fondamentale del culto è la prosperità della vita terrena; manifestamente non vi sono tracce di soteriologia nè di escatologia. Restano numerose opere mitologiche che narrano le vicende degli Dei, le origini e la natura dell'universo, il destino degli uomini. Abbiamo il Poema della nascita di Nanna, il Mito di Enki e di Ninkhursag (detto anche del Paradiso), la storia di Enki e Sumer (allegoria della coltivazione della terra), la Discesa di Inanna agli Inferi (la cessazione della fertilità) ed il grande ciclo di Gilgamesh, l'eroe che non riesce ad ottenere l'immortalità. Vi sono anche inni, lamentazioni e testi sapienziali composti prevalentemente di proverbi, massime, favole, dialoghi moraleggianti, riflessioni sull'esistenza. Sono stati trovati anche piccoli codici, raccolte di leggi che danno una visione di quella che era la loro organizzazione sociale.