Glossario de “La Dottrina Segreta”
PRALAYA
(San.) - Un periodo di oscuramento o di riposo che può essere planetario, cosmico o universale. L'opposto di un Manvantara, la dissoluzione dei mondi che si verifica alla fine di ogni eone, o kalpa. Con riferimento all'individuo, esso rappresenta il quarto stato di coscienza (turiya), quello catalettico, in cui i vari prana vengono riassorbiti entro il Brahman indifferenziato. Questa dissoluzione di tutte le cose può essere di quattro tipi diversi: Naimittika - Occasionale, quando Brahma dorme (la notte di Brahma). Prakritika - Elementare, quando il ritorno di questo Universo alla sua natura originale è parziale e fisico; Atyantika - Assoluto, identificazione dello Spirito incarnato con lo Spirito Supremo, incorporeo; Nitya - Perpetuo, è il Mahapralaya dell'Universo, la scomparsa dell'uomo, l'estinzione di ogni forma di vita. Secondo alcuni, il Nitya Pralaya è una dissoluzione costante, ovvero il cambiamento che si produce incessantemente, anche se impercettibilmente, in tutto ciò che esiste nell'Universo, dal globo all'atomo. Nitya è il pralaya cosmico, è Brahma che riaccoglie in sè tutto l'universo; esso interessa le cose visibili, ma non il mondo arupa. Questo pralaya giunge alla fine dei cento anni di Brahma (311.040.000.000.000 anni solari) e rappresenta la Dissoluzione Universale. Allora, dicono le Scritture esoteriche, l'Avyaya, la Vita Eterna rappresentata da Vishnu che per l'occasione assume il carattere di Rudra, il Distruttore, entra nei sette raggi del Sole e beve tutte le acque dell'Universo. Così nutriti, i sette Raggi solari si dilatano in sette soli e danno fuoco a tutto il cosmo. Tuttavia, il pralaya non avviene sempre con il fuoco, ma si alterna con quello acqueo. I pralaya ciclici sono semplici oscuramenti durante i cui periodi la Natura, le cose visibile e quelle invisibili, rimangono in statu quo; è un letargo, non una distruzione. Questo tipo di pralaya viene talvolta chiamato sabato, come termine generico di riposo.