Glossario de “La Dottrina Segreta”
ORFEO
(Gr.) - Letteralmente, "un abbronzato", ma forse anche un orfano, se il suo nome si fa derivare da orfanos che significa "solitudine, privazione". La mitologia fa di lui il figlio di Apollo e della musa Calliope, secondo altri di Eagro e di una Musa. Suonava così bene il suo Forminx, una lira a sette corde, che gli alberi ed i sassi gli correvano dietro, i fiumi sospendevano il loro corso, le bestie feroci si riunivano attorno a lui per ascoltarlo. Sposò Euridice, morta per il morso di un serpente mentre fuggiva da Aristeo; Orfeo, con il suono della sua lira, convinse Plutone e Proserpina a restituirgliela, ma essi posero la condizione che Orfeo non doveva voltarsi a guardarla prima di essere uscito dai confini infernali. Orfeo ruppe il patto e perdette Euridice per sempre. Dopo questo fatto, Orfeo disprezzò le donne, preferendo loro gli uomini; morì ucciso dalle Baccanti, che ne disprezzavano l'omosessualità, le quali ne fecero il corpo a brandelli. Le sue membra furono sparse per la pianura, il corpo fu gettato nel fiume Ebro, che lo condusse al mare, fino a Lesbo dove fu sepolto. I brandelli del corpo furono raccolti dalle Muse che li seppellirono a Libetra, una tomba sulla quale il rosignolo esegue il suo più bel canto. Giove collocò la lira di Orfeo fra le stelle. Secondo Pausania, Orfeo fu ucciso dalle donne trace ubriache. La tradizione esoterica lo identifica con Arjuna, figlio di Indra e discepolo di Krishna. Se ne andò per il mondo insegnando alle nazioni la saggezza e le scienze, ed istituendo i Misteri. La sua storia, dove perde Euridice e la ritrova all'inferno o Hades, è un altro punto di somiglianza con la storia di Arjuna, che va a Patala (l'Hades o inferno, ma in realtà gli Antipodi o America), e vi trova e sposa Ulupi, la figlia del re Naga. Tutto ciò è pieno di sottintesi, come anche il fatto che egli era considerato di carne scura perfino dai Greci, che non sono mai stati particolarmente chiari di pelle. La figura del cantore e musico Orfeo è importante, sotto molti aspetti, sia per la mitologia che per la storia della religione e del pensiero. Orfeo è l'allegoria assoluta dell'artista, il segno universalmente noto di una poetica fascinazione che gli concede di soggiogare ogni specie di animale, di muovere alberi e monti, di vincere l'impietosa legge della morte. Ma egli era anche un eroe umano e come tale aveva partecipato alla spedizione degli Argonauti. La sua discesa agli inferi è il simbolo dell'eliminazione di ogni finalità pratica e mondana : solo chi ha visto l'invisibile può interrompere il suo rapporto con il mondo e chiudersi nel mistero. Dioniso lo condanna a morte perchè egli ha visto l'oltretomba e si rifiuta di onorarlo. La sepoltura a Lesbo sembra collegare la sua omosessualità maschile con quella femminile, dando ad entrambe un solo significato, ma anche collegando Orfeo a Saffo. Ma l'aspetto più importante, che lancia Orfeo in un futuro senza fine, è il fatto che viene considerato il fondatore di una dottrina iniziatica, un sistema di credenze e di comportamenti la cui influenza nella società greca sarà determinante. Con lui nasce il concetto, nel mondo occidentale, che qualcosa della vita di un uomo sia eletta a sopravvivere alla morte del corpo. Tutti gli altri Misteri avevano le loro origini in un Dio, l'Orfismo nasce da un uomo, per quanto grande, per quanto figlio di Dei.