sab, 03 maggio 2025

Glossario de La Dottrina Segreta

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Glossario de “La Dottrina Segreta”

NAGA

(San.) - Letteralmente, "Serpente". Nel Pantheon Indù è il nome del Serpente, degli Spiriti dei Draghi e degli abitanti di Patala, l'inferno. Ma siccome Patala significa gli antipodi ed era il nome dato all'America dagli antichi che conoscevano e visitavano questo continente prima che l'Europa ne avesse sentito parlare, il termine è probabilmente affine al Messicano Nagal, gli uomini (ora) dediti alla stregoneria ed alla medicina magica. I Naga sono i Nat di Burma, gli dei-serpenti o "demoni dragoni". Nell'esoterismo, tuttavia, come già detto prima, questo è un soprannome per designare gli "uomini saggi" o gli adepti. In Cina e nel Tibet i "Dragoni" sono considerati le divinità tutelari del mondo e di svariati posti della terra, e la parola è spiegata con i significati di adepti, yogi e narjol. Il termine si riferisce semplicemente alla loro grande saggezza e conoscenza. Ciò è dimostrato anche negli antichi Sutra e nelle biografie di Buddha. Il Naga, sia nell'America Meridionale che in quella Centrale, in India come in Caldea, nonché nell'antico Egitto, è sempre un uomo saggio, dotato di poteri magici straordinari. In Cina, il "culto" dei Naga era molto diffuso, e lo divenne ancor più dopo che Nagarjuna (il "grande Naga", letteralmente il "grande adepto"), quattordicesimo patriarca Buddhista, la visitò. I "naga" erano considerati dai Celestiali "gli Spiriti tutelari o gli dei delle cinque regioni, o i quattro punti della bussola ed il suo centro, i guardiani dei cinque laghi e dei quattro oceani" (Eitel). Tracciando le origini di ciò e traducendolo esotericamente, questo significa che i cinque continenti e le loro cinque razze-radici sono sempre stati sotto la protezione delle "divinità terrestri", cioè, dei Saggi Adepti. La tradizione narra che i Naga lavarono Gautama Buddha alla sua nascita, lo protessero e, alla sua morte, conservarono le reliquie del suo corpo; questo dimostra il fatto che i Naga altro non sono che uomini saggi, degli Arhat e non dei mostri o Draghi. Ciò è avvalorato anche dagli innumerevoli racconti circa la conversione dei Naga al Buddhismo. Il Naga di un lago nella foresta vicino a Rajagriha, e molti altri "Dragoni", furono così convertiti da Buddha alla buona Legge. Il serpente, come l'albero, la caverna, l'uovo, ecc., è un simbolo ricchissimo di significati: Brahma, Shiva, Vishnu sono tutti incoronati e collegati con i Naga. L'egizio Osiride aveva per corona l'Uraeus, o serpente, o naja (j=g). Si tratta del serpente emblema del fuoco cosmico che, da sempre, è simbolo della saggezza e della conoscenza occulta. Le Naga del Buddhismo exoterico sono le protettrici della legge di Buddha e, poiché sono considerate superiori all'uomo, non possono certo essere dei rettili; ed allora si deve trattare di Esseri Saggi, che interpretano correttamente i principi metafisici del Buddhismo. Kashyapa, il saggio vedico, il più prolifico di tutti i creatori, divenne il padre dei Naga che, spesso, vengono raffigurati come esseri semidivini, con faccia umana e coda di serpente. Si racconta, anche, che sia esistita una razza speciale di Naga, composta di soli mille esemplari, usciti da Kadru, moglie di Kashyapa, che avevano il solo scopo di popolare Patala; da qui, forse, il Nagalismo, tanto diffuso in Messico (Nargal, Nagal). Arjuna scende in Patala e si sposa con Ulupi, figlia del re dei Naga, Kauravya. In Patala, i Naga erano considerati degli Iniziati. I primi Naga furono i "Figli della Volontà e dello Yoga", nati prima della completa separazione dei sessi. Drago è sinonimo di Naga e fin dalla più remota antichità esistono templi dedicati al serpente sacro, o al drago, cui era dedicato un culto, dei sacerdoti, ecc. Dal punto di vista astronomico, i Naga, come i Rishi, le Apsaras, ed altri, erano gli assistenti del Sole durante i dodici mesi solari. In teogonia sono Dei ed Uomini, quando si incarnano nel mondo inferiore. Potrebbero essere identici ai Serafini ebraici, il cui singolare è "saraph", ossia fuoco ardente. Gli eremiti iniziati venivano chiamati Naga, sia per la loro saggezza, sia perchè vivevano in grotte sotterranee, come i serpenti. Naga, il serpente, è simbolo di immortalità, oltre che di saggezza, ed il termine si addice così anche agli Arhat buddhisti, come Nagarjuna.