Glossario de “La Dottrina Segreta”
MARTE
(Mit.) - Nome di un personaggio mitologico e di un pianeta. Marte, antica divinità italica, corrisponde al greco Ares, ed ebbe più onori in Italia che in Ares in Grecia. A lui è dedicato il mese di Marzo ed alcuni popoli hanno preso il suo nome: Marsi, Mamertini, ecc. Particolare culto aveva a Roma, in Campo Marzio, fuori dal pomerio, dove si trovava un ara, centro sacrale delle cerimonie del lustrum. Ma luoghi di culto erano anche Porta Capena e l'Ara Martis in campo. Ai tempi dei Romani, l'anno aveva inizio con il mese di Marzo, ed in questo mese avevano luogo le feste in onore del dio: ferie Martis, Equirria, Agonium martiale, Tubilustrium. Lo stretto rapporto di Marte con la stagione primaverile è dovuto al fatto che il dio era legato all'ambiente contadino e quindi al rinnovo della natura. Ma anche al fatto che in primavera si allestivano le spedizioni militare, e Marte era il dio della guerra. Ciò è confermato dal fatto che a Marte era dedicato anche il mese di Ottobre, quando si deponevano le armi; questo era il momento per ringraziare il dio sia per i buoni raccolti che per i successi militari. I più importanti sacerdoti di Marte erano i Salii, che nelle cerimonie di marzo e di ottobre portavano in processione gli ancili sacri al dio ed il flamine marziale. Roma arricchì Marte di molti attributi che in Grecia ornavano Ares, ma lo legò anche alla nascita della città (Romolo e Remo sono suoi figli) ed ai rapporti con Anna Perenna. Augusto, poi, istituì il culto di Mars Ultor, destinato a vendicare la morte di Cesare. Giunone, gelosa di Giove che aveva fatto Minerva da solo, senza di lei, si propose di fare altrettanto. Per virtù di certi fiori suggeriti da Flora, rimase incinta di Marte e lo partorì in Tracia, terra di uomini forti e di guerrieri. Nacque così il dio feroce e terribile nell'aspetto, armato da capo a piedi, con la lancia e la sferza in mano, che si muoveva su un carro tirato da due lupi: Terrore e Paura. Il suo elmo era così lucido che sembrava ardere ed avere l'infuocato fulmine per cimiero. Ci siamo prolungati nel descrivere Marte mitologico ed exoterico per meglio introdurre il discorso esoterico dove la simbologia del dio acquista pieni significati. Marte è il simbolo del potere generatore primitivo ed originario, destinato alla procreazione umana; perciò può essere considerato simile a Jehovah ed a Brahma. Egli è rosso come Adamo e Brahma-Viraj, ed è identico a Karttikeya, il dio indù della guerra, nato dal sudore di Shiva, che è detto anche Lohita, il Rosso; e come lui è orfano di un genitore. Essere il dio della guerra e lo spargitore di sangue è solo un'idea secondaria, derivata da quella primordiale dello spargimento di sangue che si al primo rapporto sessuale, il concepimento per la prima volta. È lo stesso significato di Caino che sparge il sangue di Abele (la controparte femminile), "il cui sangue gridò dalla terra", ossia la Terra aprì la sua bocca per ricevere il sangue. Ma Karttikeya è simile al Michele cristiano, ed ecco allora Marte diventare una copia di Michele, o viceversa. Marte simbolizza il principio primo che si separa nell'aspetto di due opposti ai fini della produzione. Come segno zodiacale Ariete, è il punto di origine del giorno e dell'anno; come nascita, era la luce ed il bene, come morte, era la notte ed il male. Il suo lato buono era quello maschile, il suo lato cattivo era quello femminile. Era il signore dell'Eclittica, e quindi il Giusto. Si sa che il suo nome eolico era Areus, e quello greco Ares, ma nessuno conosce l'esatta etimologia. Con Mercurio e Venere fa parte della Triade superiore. Il nome latino deriva dalla radice sanscrita "mar", la stessa dei Marut e di molti altri nomi. Artes era il Marte egiziano; da qui, Arets, la Terra secondo i Caldei. Gli alessandrini lo chiamavano Pyroeis (Fiammeggiante) ed i Sumeri Mul Dir (Stella rossa). A Marte è sacro il settenario, mentre Pitagora aveva scelto la distanza fra Marte ed il Sole per stabilire, nella musica delle sfere, la lunghezza di un tono. Astronomicamente, Marte è il primo dei pianeti superiori, ed è sempre visibile a qualsiasi ora della notte. La sua distanza media dal Sole è di 228 milioni di chilometri, il suo diametro misura 6750 Km. Ha colore rosso arancio, l'atmosfera assai rarefatta, costituita prevalentemente da biossido di carbonio. La sua temperatura varia fra +20 e -70, mentre frequenti tempeste sollevano la polvere che forma la sua superficie. Astrologicamente, il temperamento marziano è aggressivo ed impulsivo. È sempre pronto ad agire ed è anche imprudente, la inattività non esiste per lui. Sfrontato, arrogante, provocatore non accetta subordinazione ed è sempre pronto a ricominciare daccapo. Rapido ed impaziente, non è raro abbandoni l'impresa a metà. In compenso è concreto, coerente, sincero, onesto. Dal punto di vista erotico è travolgente con il suo bruciante ardore.