mer, 16 luglio 2025

Glossario de La Dottrina Segreta

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Glossario de “La Dottrina Segreta”

KAMADEVA

(San.) - Nell'idea popolare è il dio dell'Amore; nel Pantheon Indù, un Visvadeva. Come l'Eros di Esiodo, degradato a Cupido dalla legge exoterica ed ancor più degradato dal significato poi attribuito a questo termine, così Kamadeva è uno dei soggetti più misteriosi e metafisici. Solo la descrizione Vedica primitiva di Kama dà la nota-chiave di ciò di cui è l'emblema. Kamadeva è il primo desiderio cosciente che tutto abbraccia per il bene universale; l'amore, ma per tutto ciò che vive e che sente, che ha bisogno di aiuto e di benevolenza; è il primo sentimento di tenera ed infinita compassione e di pietà che si innalzò nella coscienza della FORZA UNICA creatrice, appena si svegliò alla vita e all'essere come un raggio dell'ASSOLUTO. Il Rig-Veda dice: "Per primo sorse in ESSO il desiderio, che era il germe primitivo della mente e che i Saggi, indagando con il loro intelletto, hanno scoperto nel loro cuore come il legame che unisce l'Entità alla non-Entità", o il Manas al puro Atma-Buddhi. In questo concetto non vi è alcuna idea di amore sessuale. Kama è preminentemente il desiderio divino di creare felicità ed amore; e fu solo secoli più tardi, quando l'umanità cominciò a materializzare con l'antropomorfizzazione i suoi più elevati ideali in dogmi concisi e secchi, che Kama diventò il potere che gratifica il desiderio sul piano animale. Ciò è dimostrato da quanto è scritto nei Veda e da alcuni Brahmana. Nell'Atharva Veda, Kamadeva è rappresentato come la Divinità Suprema ed il Creatore. Nel Taitariya Brahmana, Kama è il figlio di Dharma, dio della Legge e della Giustizia, e di Sraddha, la fede. In un altro racconto, egli sorge dal cuore di Brahma. Altri lo mostrano nato dall'acqua, cioè dal caos primordiale, o "Abisso". Da qui deriva uno dei suoi numerosi nomi, Iraja, "il nato dall'acqua", quello di Aja, il "non-nato", e di Atmabhu, l'"Auto-esistente". Poiché sul suo stendardo ha il segno di Makara (Capricorno), è detto anche "Makara-Ketu". L'allegoria circa Shiva, il "Grande Yogi" che riduce Kama in cenere col fuoco proveniente dal suo Occhio Centrale (o terzo occhio), per ispirare il Mahadeva (il "grande Dio", altro appellativo di Shiva) con i pensieri della sua sposa - è molto suggestiva, poiché si vuol dire che in tal modo egli riduceva Kamadeva alla primitiva forma spirituale. L'Atharva Veda identifica Kamadeva con Agni.