Glossario de “La Dottrina Segreta”
KABIRI
(Fen.) - O Kabirim, Cabiri. Divinità e Dei molto misteriosi delle nazioni antiche, ivi compresi gli Israeliti, alcuni dei quali - come Tarah, il padre di Abramo - li adoravano sotto il nome di Teraphim. Per i Cristiani, tuttavia, essi sono dei diavoli, sebbene gli Arcangeli moderni siano la trasformazione di questi stessi Kabiri. In Ebraico questo nome significa "uno che è potente". Gibborim. Un tempo tutte le divinità connesse con il fuoco - sia divine che infernali o vulcaniche - erano chiamate Kabiriane. Kebeira, o Kabarim, in Caldea significava "misura dei cieli" poiché derivava da kob, misura, e urim, cieli. Alcuni considerano questi esseri come grandi uomini, Titani, Giganti, Uomini Celesti. In Persia erano detto Kabeiros, ovvero "potenti per mezzo del fuoco", ed anche Gabiri, Parsi, o adoratori del fuoco. Questi Esseri erano conosciuti anche dai Fenici che li consideravano Dei connessi con il Fuoco. Secondo il Conte di Gebelin, personaggio principale del romanzo di Montfaucon, esponente rosacruciano, il nome Kabiri non si riferiva a personaggi ben definiti, ma significava un almanacco delle vicissitudini delle stagioni, calcolate per le operazioni agricole. Ma i Kabiri sono prevalentemente considerati gli istruttori dell'umanità in agricoltura perchè erano i Reggenti delle stagioni e dei Cieli Cosmici. Come Spiriti ed Angeli planetari , essi regolavano i misteri dell'arte dell'agricoltura. Esiste anche una interpretazione che li considera come adoratori di oscure Potenze Cosmiche antropomorfiche, con le quali avevano stretto alleanza.