sab, 10 maggio 2025

Glossario de La Dottrina Segreta

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Glossario de “La Dottrina Segreta”

JUNG Carl Gustav

(Svi.) - Kesswil 1875, Kusnacht 1961. Psichiatra svizzero, fondatore della psichiatria analitica, era figlio di un pastore protestante e trascorse la sua giovinezza in un ambiente religioso. Un profondo bisogno della conoscenza esperenziale dei fatti ed una profonda esigenza di autonomia di giudizio lo spinsero a mettere in discussione gli assunti dogmatici ed a cercare quella dimensione del reale che è al di là del quotidiano. Racconta lui stesso che già nell'adolescenza ebbe un conflitto interiore che si concluse con una specie di rivelazione che è al di là della Bibbia e della Chiesa. Abbandona l'accettazione acritica e si dà a profondi studi sia della filosofia che della religione. Egli è interessato sia dal criterio empirico che da quello fenomenologico e nella contraddittorietà dei due interessi egli traccia il solco per il suo pensiero consistente nella ricerca del fondamento empirico-storico dei valori spirituali, per inserirli poi nel mondo della conoscenza storico-scientifica. Egli pone nella psicologia del profondo il luogo d'incontro delle scienze naturali e di quelle storico-sociali. Laureatosi in medicina nel 1900 a Zurigo, si pone subito in posizione critica rispetto alle idee di Freud. Alla luce del concetto freudiano di "rimozione" studia il comportamento del malato di mente e, al di là degli atti insensati e delle idee deliranti scopre le sofferenze, le delusioni, i desideri, le speranze e le fantasie che sono compensatrici di una personalità mancata. Ciò gli permette di affermare che per capire le manifestazioni della psiche bisogna conoscere la storia individuale del malato. Nel 1907 pubblica "Psicologia della demenza precoce", nella quale assieme all'inconscio personale individua qualcosa che non appartiene solo alla persona : una specie di coscienza generale che abbraccia la storia dell'umanità, che egli chiama "inconscio collettivo". Nel 1914 pubblica "Il contenuto della psicosi" dove interpreta la schizofrenia come l'abbandono della dimensione cosciente per recuperare all'esistenza, attraverso l'inconscio collettivo, altri valori. Via via si stacca da Freud, per formare una propria corrente di pensiero nel campo della psichiatria. Molto importante è il lavoro che Jung compie per dare significato ai simboli, che lui ritiene determinanti per lo sviluppo della coscienza. Nel 1944 pubblica "Psicologia ed alchimia", dove presenta gli alchimisti come precursori della psicologia del profondo, rintracciando nel loro simbolismo lo stesso che si ha nel processo di individuazione. Segue "Psicologia del transfert", sempre sul parallelismo fra simbolismo alchemico e rapporto analista-paziente, e "L'Io e l'Inconscio", dove spiega il processo di individuazione. In "Psicologia e religione" , opera che nasce dal suo radicato interesse per l'esperienza religiosa, egli teorizza la sua concezione del divino, inteso come energia che afferra e domina il soggetto umano indipendentemente dalla sua volontà. È il "numinosum" di Otto, identificato con l'inconscio, sia nella sua incoerenza distruttrice che nel suo progetto coerente per la realizzazione del Sè. Nella "Risposta a Giobbe", Jung cerca di chiarire il rapporto diretto fra la coscienza morale dell'uomo e l'arbitrarietà e l'incoscienza di dio, riconoscendo all'uomo il compito di trasformare dio. All'interno del movimento psicoanalitico, Jung esprime l'esigenza di fondare nell'uomo le radici affettive di una nuova immagine di sè che superi il limite della particolarità egoica per abbracciare il divenire storico e sociale della umanità. Oltre che di religione, di filosofia e di alchimia, Jung si interessò anche di astrologia. L'articolazione in archetipi del concetto di inconscio collettivo, permette di accostare gli archetipi ai simboli planetari e zodiacali. Egli, inoltre, tentò di inquadrare i fatti parapsicologici nella teoria della sincronicità, che si applica anche all'astrologia. Egli tentò di rivalutare l'astrologia anche se non come scienza a sè stessa, ma come un qualcosa che ha implicazione con la psicologia umana.