Glossario de “La Dottrina Segreta”
BRAHMA
(San.) - È necessario fare distinzione fra Brahma il neutro, prevalentemente detto Brahman, e Brahma il creatore maschile del Pantheon indiano. Il primo, Brahman, è il principio impersonale, supremo ed inconoscibile dell'Universo, dall'essenza del quale tutto emana e dentro al quale tutto ritorna, che è incorporeo, immateriale, non-nato, eterno, senza principio e senza fine. Pervade tutto, animando il più grande dio nonché il più minuscolo atomo minerale. Brahma, invece, il Creatore maschile, esiste periodicamente solo durante la sua manifestazione, e poi va di nuovo in pralaya, cioè scompare ed è annientato. Brahma è una divinità maschile ed è il primo membro della Triade suprema con Vishnu e Shiva, riconosciuta e venerata nello Induismo. Creatore di tutti i mondi e primo nato fra gli esseri, come Ishvara, o Purusha, è una divinità manifestata, dunque a sua volta creata, limitata, condizionata. Brahma-Prajapati è uguale a Jehovah-Sephirot, mentre Brahma-Viraj è uguale a Jehovah-Adamo. Il nome Brahma deriva dalla radice Brih che significa "crescere" o "espandersi". Brahma è in ogni atomo dell'universo perchè da esso derivano i Principi della Natura. È il Creatore, il veicolo di Brahman, il Padre-Madre-Figlio ed anche Spirito-Anima-Corpo. Come maschio-femmina è il riflesso antropomorfico di Brahman, è l'emanazione del Raggio primordiale che deve servire da veicolo (vahan) al Raggio Divino. È il Progenitore del futuro universo, nel quale si espande. Diventa maschio-femmina dividendo in due il suo corpo, dando così vita a Vach, o Viraj. La creazione di Brahma avviene dalla mente spirituale e non ha alcuna origina fallica. Da lui nascono Demoni, Dei, Pitri e Uomini, nell'ordine. Viene rappresentato con quattro facce e quattro mani che reggono un manoscritto contenente una parte dei Veda, un vaso per acqua, un rosario, un cucchiaio da sacrifici. È seduto su un loto, sorretto da quattro cigni ed oche, talvolta assieme alla moglie Saraswati.