Glossario de “La Dottrina Segreta”
AVATARA
(San.) - Incarnazione divina. La discesa di un dio o di qualche Essere superiore, che è progredito oltre la necessità della Rinascita, nel corpo di un semplice mortale. Krishna fu un avatar di Vishnu. Il Dalai Lama è considerato come un avatar di Avalokiteswara, e il Teschu Lama come un Tson-kha-pa, o Amitabha. Vi sono due tipi di avatar: quelli nati da una donna e quelli privi di genitori, gli anupapadaka. In Sanscrito significa 'discesa' ed indica la divinità che scende sulla terra in forma concreta e percepibile. Usato dapprima solo con riferimento a Vishnu, venne successivamente riferito anche a Shiva. Questa teoria permise ai Brahmani di far rientrare nella più ampia ortodossia il culto degli dei e degli eroi popolari. I precedenti di questa teoria si trovano nell'enoteismo Vedico, ossia nella tendenza a considerare suprema ed universale ora questa ora quella divinità particolare; ma anche nel mito della discesa di Agni sulla terra, nelle identificazioni Brahmaniche, nel tema della nascite anteriori del Buddha e, infine, nella ammissione che i fondatori storici del Buddhismo e del Jainismo, ebbero una serie di predecessori. Gli Avatara periodici sono incarnazioni speciali dello Spirito del Mondo nell'Uomo, quali, ad esempio, tutti i grandi riformatori religiosi. Il Kalpa attuale è l'Incarnazione, o Avatara, del Cinghiale. Il precedente era l'Avatara del Pesce, o di Vishnù Matsya, che corrisponde a Vaivasvata Manu, il Noè indù. Il Kalki Avatara, è il decimo, il Cristo spirituale glorificato, che verrà alla fine del Kali Yuga. Gli Avatara rappresentano la caduta di un dio nella generazione, nati da madre senza l'ausilio di alcun padre.