ven, 29 marzo 2024

Glossario de La Dottrina Segreta

Stampa

Torna indietro

Glossario de “La Dottrina Segreta”

ASTRALE

(Luce) (Occ.) - La regione invisibile che circonda il nostro globo, come ogni altro, e che corrisponde al secondo Principio del Cosmo (il terzo principio essendo la Vita, di cui essa è il veicolo) al Linga Sharira o Doppio Astrale dell'uomo. Un'Essenza sottile visibile solo all'occhio chiaroveggente, ed il più basso tranne uno (la terra) dei Sette Principi Cosmici o Acasici. Eliphas Levi lo definisce il grande Serpente e il Drago dal quale s'irradia sull'Umanità ogni influenza malefica. È così; ma perchè non aggiungere che la Luce Astrale non emana null'altro che ciò che ha ricevuto; questo è il grande crogiolo terrestre, in cui le basse emanazioni della terra (sia morali che fisiche) con le quali la Luce Astrale è alimentata, sono tutte trasformate nella loro essenza più sottile e irradiate di ritorno intensificate, così da divenire epidemiche - moralmente, psichicamente e fisicamente. Infine, la Luce Astrale è la stessa cosa che la Luce Siderale di Paracelso e di altri filosofi Ermetici. 'Dal punto di vista fisico, è l'etere della scienza moderna. In senso metafisico, spirituale, o occulto, l'etere è molto di più di quanto spesso si immagini. Nella fisica occulta e in alchimia è ben dimostrato che non racchiude solamente nelle sue onde infinite la 'promessa e potenza di ogni qualità di vita, di cui parla Mr. Tyndall, bensì anche la realizzazione della potenza di ogni qualità dello spirito. Gli Alchimisti e gli Ermetici credono che il loro astrale, o etere siderale, oltre la suddetta proprietà di zolfo, e magnesio bianco e rosso, o magnes, sia l'anima mundi, l'officina della Natura e di tutto il Cosmo, sia dal punto di vista spirituale che da quello fisico. Il 'grande magistero' si afferma nel fenomeno del mesmerismo, nella 'levitazione' delle cose umane e inanimate, e può essere definito lo etere nel suo aspetto spirituale. Il termine astrale è antico e fu usato da alcuni neoplatonici, sebbene i Martinisti sono ritenuti da alcuni coloro che coniarono tale parola. Porfirio descrive il corpo celeste che è sempre congiunto con l'anima 'immortale, luminoso e simile ad una stella'. La radice di tale parola si può forse rinvenire nella Aist - Aer Scita - che significa stella o nell'Assiro Ister, che secondo Burnouf ha lo stesso significato (Iside Svelata).