sab, 20 aprile 2024

Glossario de La Dottrina Segreta

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Glossario de “La Dottrina Segreta”

ASOKA

(San.) - Un rinomato re Indiano della dinastia Morya che regnò a Magadha. In realtà, secondo le cronache del Buddismo settentrionale, vi furono due Asoka, sebbene il primo Asoka - nonno del secondo, chiamato dal prof. Max Muller il 'Costantino dell'India' - fu meglio conosciuto col nome di Chandragupta. Il primo fu chiamato Piadasi (Pali) 'il bello' e Devanam-piya 'il beneamato degli dei' e anche Kalasoka; mentre il nome del suo nipote fu Dharmasoka - cioè l'Asoka della buona legge - in relazione alla sua devozione al Buddismo. Inoltre, secondo la medesima fonte, il secondo Asoka non seguì mai la fede Bramanica ma fu un Buddista nato. Fu suo nonno ad essere convertito per primo alla nuova fede, dopo che ebbe inciso numerosi editti su colonne e rocce, usanza seguita anche dal nipote. Ma fu il secondo Asoka ad essere un zelante sostenitore del Buddismo: egli, che ospitò nel suo palazzo dai 60.000 ai 70.000 monaci e sacerdoti, che eresse 84.000 tope e stupa in tutta l'India, regnò 36 anni e inviò missioni a Ceylon e in tutto il mondo. Le iscrizioni dei vari editti da lui promulgati mostrano i più nobili sentimenti etici; in particolar modo l'editto di Allahabad o la cosiddetta 'colonna di Asoka' nel Forte. I sentimenti sono elevati e poetici, traspirano tenerezza per gli animali come per gli uomini e una sublime visione della missione del sovrano nei confronti del suo popolo, che potrebbe essere seguita con grande successo nella epoca attuale di guerre crudeli e barbare vivisezioni. Asoka è il figlio di Bindusara ed il nipote di Chandragupta Maurya; regnò fra il 274 ed il 232 a.C. su tutta l'India, ad eccezione dell'estrema parte meridionale. È la più importante figura dell'antica India e del Buddhismo che possiamo studiare sul fondamento di numerose fonti epigrafiche e letterarie. Egli abbracciò il buddhismo perchè disgustato dalla guerra, e ne fece la religione di stato sperando di imporre così la pace a tutti. Emanò numerosi editti con i quali promosse il rispetto della Ahimsa, la tolleranza delle varie religioni, l'esercizio delle virtù morali. Cercò anche di diffondere il Buddhismo in Occidente, inviando missionari a tale scopo.