Umanità dopo Auschwitz?
Un dialogo tra Peter Selg e Krzysztof Antonczyk
A cura di Alessandra Coretti
La nostra relazione con il passato può esprimersi in modo duplice. Da un lato curiamo il rapporto con la storia, consapevoli che custodire il passato è una grande responsabilità che si estende, dal ricordare i fatti in sé, al ricordare le persone scomparse sulla base anche di esigue tracce rimaste. Dall’altro lato, possiamo esplorare il rapporto con la coscienza, una risorsa potentissima che si spinge ben oltre il dovere di conservare e documentare: il dialogo che riportiamo qui di seguito si concentra essenzialmente su questo aspetto.
La coscienza dell’orrore illuminando quelle tenebre, anzitutto riconoscendole e accogliendole, può dischiudere vie meravigliose verso la metamorfosi del male in impulso di vita per il futuro. Ciò che lì si è consumato può diventare un terreno straordinariamente fertile per la nascita di una volontà nuova. Una volontà di curare di forza tale, da trasformare la memoria del passato in attivo gesto del cuore, in ricordo orientato al futuro.
Buona lettura!
Alessandra Coretti
Scheda dettagli:
Data: 28 gennaio 2022Autore: Alessandra Coretti
Fonte/Casa Editrice: Il Centro Fondazione per l'Antroposofia
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Profilo Pubblico di:
Il Centro Fondazione per L'Antroposofia
«Il Centro» è un luogo in cui coltiviamo l’Antroposofia, è un punto di incontro tra ricerca spirituale, arte e scienza. Antroposofia significa saggezza dell’uomo. È una conoscenza viva e rigorosamente scientifica della realtà terrena e spirituale che riconosce all’essere umano la possibilità di far…