*Cos'è il Rapè?

Una pratica per allinearti e pulire il terzo occhio

Un numero sempre più crescente di persone dedicate alla spiritualità partecipa a cerimonie di rapé, dove il tabacco viene utilizzato come strumento per elevarsi a uno stato di coscienza superiore.

Rivitalizzante pulisce la mente, ci alleggerisce da emozioni ingombranti, ci aiuta ad allinearci con un sé superiore, ci si sente più calmi pacati e puliti energeticamente, la nostra energia viene attraversata dal potere di questa miscela accedendo dal sesto chakra per poi scorrere nel nostro corpo.

Le tribù indigene del Sud America sono solite fare il loro rapé con un tabacco molto forte chiamato mapacho e lo mescolano con varie piante medicinali, come menta, trifoglio, fava tonka, bucce di banana e cannella.
Per produrre la cenere bruciano poi la corteccia degli alberi locali.


Ricevere il rapé è una cerimonia.

Gli indigeni si somministrano l'un l'altro usando una pipa chiamata "Tepi".

Inseriscono una certa quantità di miscela nella pipa che poi applicano alla narice dell'altra persona e le soffiano il rapé nel naso.


Se si trova l'esperienza utile e si acquista una certa affinità con questo tipo di ritualistica si potrà poi con la pipa "Kuripe" autosomministrarsi il rape.

Per partecipare non serve una particolare preparazione, essere aperti all'esperienza, curiosi e pronti a lasciare andare ciò che non serve per sentirsi liberi e leggeri.


A Luglio abbiamo il piacere di trascorrere una serata con Jayanat.
Uno Spazio Sacro Roda de Rapè a lui la parola:

" Il Rapè è una medicina della foresta composta da una miscela tra tabacco e una pianta che aiuta ad espandere la coscienza e a riconnetterci con il nostro sé più profondo.
Ho incontrato il Rapè durante diversi viaggi in Brasile e Portogallo dove sono entrato in contatto con le popolazioni locali.
Mi hanno insegnato come utilizzarlo , quando utilizzarlo, perché è una medicina sacra e pertanto va trattata e ricevuta con rispetto.
Ho visto come viene preparata riuscendo ad entrare in contatto con l’amore e la dedizione di chi la preparava.
...Ricordo una volta in cui chiesi ad un indio, che mi aveva colpito per la sua dolcezza, di poter ricevere da lui il rapè. Quel giorno compresi l’importanza dell’energia e dell’attitudine di chi soffia. Non avevo mai ricevuto cosi tanto amore e tenerezza in un soffio che ho sentito pervadermi tutto il corpo.
Quel giorno cambiò il mio modo di praticare il rapè.

Questa medicina ci porta ad uno stato di Presenza, Centratura, verso una Mente Silenziosa; mi piace fare l’esempio di attraversare la riva di un fiume: su un lato c’è l’ego, dall’altra la coscienza divina.

Il Rapè è un energia prevalentemente maschile in grado di aprire il terzo occhio ed aiutarci a superare aspetti legati alle relazioni col maschile dentro e fuori di noi, è inoltre molto utile in caso di pigrizia e astenia, lavora sul sistema limbico responsabile di emozioni e comportamenti, stimola la dopamina, porta in superficie emozioni represse e nascoste, aiuta a trasmutare frequenze emozionali negative per portarle verso frequenze di luce.

Si utilizzano due pipe
KURIPI che si utilizza da soli per l'auto cura e
TEPI: pipa lunga che il curandero usa per soffiare la medicina nelle narice di chi la riceve.

Durante l'esperienza utilizzeró diverse medicine:
il Murici : conosciuto come rapè dei guerrieri. Agisce come stimolante della ghiandola pineale, agisce sul radicamento, aiuta a concentrarci e ad avere chiarezza mentale. Ha un effetto benefico sugli organi interno e sui muscoli.

*Tsunu* : E’ un una varietà utile per connettersi con l’energia femminile, la guarigione , l’allineamento energetico.
*Parika* : Agisce principalmente sul 3 chakra, sostenendo il nostro processo di presa di potere personale. Pulisce lo stomaco, lavorando bene in modo efficace sulla riduzione dell’ansia, angoscia e depressione.

*Samauma* : E’ un rapè che lavora molto sull’apertura del cuore aiutandoti ad imparare che giudizio ed autocritica non servono. Ci apre all’empatia e alla compassione.

*Jatoba* : Aiuta a rinforzare l’auto osservatore aprendo bene il terzo occhio. Aiuta ad imparare a mettere i confini nella vita entrando in equilibrio tra te stesso e il mondo.

Ci vediamo il 16 Luglio ! "



Il conduttore di nome Jayanat è esperto da più di dieci anni conosce questo strumento spirituale ed è con affetto che lo condividerà con noi!