Viaggio / Vacanza / Ritiro - Yoga
Ritiro del Nuovo Anno - Narishvara yoga, meditazione, filosofia
Pigazzano (PC) - Dal 28/12/2025 al 01/01/2026
Scheda dettagli:
A: Pigazzano - (PC) - Italia Data: Dal 28/12/2025 al 01/01/2026
Orario: 16.00 primo giorno14.00 ultimo giornoPrezzo: 690€
Presso: Miri Piri, Località Sborzani, 2, Pigazzano, 29020, PCEmilia-Romagna (IT)
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Telefono: 3398745970 - Categoria:
Sottocategoria: Yoga
Descrizione:
Come dovremmo vivere? La dimensione etica nello yoga classico e nel buddhismo
Nell’Occidente contemporaneo le pratiche dello yoga e della meditazione sono state depurate dei propri presupposti filosofici ed etici e si sono diffuse quasi esclusivamente come “tecniche” miranti perlopiù a due obiettivi: 1) il “benessere” o la “salute” psicofisica; 2) il potenziamento delle facoltà cognitive ed emotive. Sono, del resto, moltissimi gli studi scientifici che negli ultimi decenni hanno documentato il valore “terapeutico” e di “empowerment” dello yoga (posturale) e della mindfulness, tanto da permettere loro un sempre maggiore impiego nei luoghi di cura (ospedali), apprendimento (scuole, università) e lavoro (aziende).
Eppure, nelle tradizioni filosofico-religiose indiane di origine, yoga e meditazione si ponevano al servizio di obiettivi ben più ampi, come la liberazione dal ciclo delle rinascite, la conoscenza della realtà, la felicità autentica. Inoltre erano possibili e avevano un senso soltanto a partire da una precisa preparazione etica e nel quadro di un sistema di valori, che indicavano al praticante come dovesse vivere, ossia quali fossero le parole, le azioni, le intenzioni e gli stati mentali da coltivare/abbandonare, al fine di stabilizzare e purificare la mente ed evolvere, così, lungo il sentiero spirituale.
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Scopo specifico di questo ritiro è quello di esplorare, sia da un punto di vista filosofico che esperienziale, la dimensione etica dello Yoga classico, analizzando le astensioni (yama) e le prescrizioni (niyama) che, nell’“ottuplice sentiero” tracciato da Patañjali negli Yogasūtra, risultano propedeutiche a tutte le altre pratiche.
Comparativamente indagheremo l’etica del Buddhismo: il “nobile ottuplice sentiero” proposto dal Buddha, le 10 virtù fondamentali, con un focus sui cosiddetti “quattro incommensurabili” (brahmavihāra) – amorevole gentilezza (mettā), compassione (karunā), gioia empatica (muditā), equanimità (upekkhā) – la cui coltivazione è raccomandata con forza da entrambe le tradizioni ed è parte integrante della pratica.
Tali “qualità” o “attitudini” di mente/cuore costituiscono peraltro una prerogativa del genere umano e possono, quindi, essere esercitate e sviluppate illimitatamente da chiunque – a pre- scindere dalla cultura, religione o filosofia di appartenenza – in vista di quel “Bene universale”, che è il fine ultimo di ogni etica che si rispetti. Esse rappresentano quindi anche per noi, oggi, dei preziosissimi punti di riferimento, dei “fari etici” utili a orientarci in un’epoca caratterizzata da un “buio di valori”, in cui rischiano seriamente di prevalere l’ingiustizia, l’odio, la violenza, la guerra, lo sterminio nei confronti dell’Altro, nonché lo scempio e la devastazione del pianeta.
In questa ottica, introdurremo anche il concetto di “ecologia profonda” promosso dal filosofo norvegese Arne Naess (1912-2009) e i suoi 8 principi etici fondamentali, che ridefiniscono radicalmente il rapporto tra uomo e Natura, ispirandosi anche alla filosofia buddhista e taoista.
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Inizieremo lavorando sul corpo e sul respiro attraverso la pratica degli āsana (posture dello haṭhayoga) e di altre tecniche moderne (Myofascial release), in modo da entrare in contatto con la nostra parte più grossolana, sciogliere le tensioni muscolari, migliorare la postura e la respirazione, ossigenare i tessuti e rimettere in moto l'energia stagnante, ripristinando lo stato fisico naturale di energia e rilassamento.
Praticheremo il prāṇāyāma (disciplina del respiro) per distendere e calmare la mente. Continueremo con lo yoga nidra, lavorando al livello del subconscio, per favorire un rilassamento psicofisico profondo, e con altre tecniche del pratyāhāra (ritrazione dei sensi), per avventurarci nell’esplorazione del “mondo interiore”.
Praticheremo la meditazione buddhista di śamatha (“calmo dimorare”), volta a sviluppare concentrazione, presenza mentale e serenità, la quale ci preparerà alla pratica di alcune tipologie di meditazioni “discorsive” di natura etica, come quella di “amorevole gentilezza”, “compassione”, “gioia empatica” ed “equanimità”, nei confronti di tutti gli esseri senzienti.
L’esercizio di un’attitudine mentale e comportamentale inspirata all’etica dello yoga clas- sico e del buddhismo (non-violenza, compassione, ecc.), sarà raccomandato anche al di fuori delle pratiche formali, ossia in ogni momento della permanenza al ritiro, nel rapporto con se stessi, con gli altri e con l’ambiente.
Allo studio e alla pratica alterneremo una camminata meditativa nella natura e momenti di relax, condivisione e festa. Celebreremo il passaggio al Nuovo Anno in cerchio con la musica e i kirtan (canti), un falò e la pratica del “lasciar andare”, e con un classico brindisi.
PROGRAMMA GIORNATA TIPO
7.15 Lezione di Narishvara yoga (āsana e prāṇāyāma).
9.30 Colazione
11.00 Teoria
12.00 Meditazione
13.00 Pranzo
----------------------- tempo libero ------------------------
16.00 Teoria
17.00 Meditazione
18.00 Lezione di Narishvara yoga (āsana e yoga nidra)
20.00 Cena
INSEGNANTI
Rritu Chauhaan insegnante indiana di Narishvara Yoga – āsana (posture), prānāyāma (regolazione del respiro), kriyā (tecniche di purificazione), dhāranā (concentrazione), dhyāna (meditazione), yoga nidrā (rilassamento profondo guidato), mantra (ripetizione di parole o suoni) e svādhyayā (studio del sé) – formatasi in India nella tradizione Śivananda, Satyananda e Kaivalyadhama e con scuole più moderne di yoga (Myofascial release, Yin Yoga), con esperienza ventennale di insegnamento.
Francesco Camerlingo, laureato in Filosofia Teoretica (Università di Firenze), studioso di filosofia interculturale, esistenzialismo, fenomenologia, yoga, buddhismo e meditazione, con un Master in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” (Università di Pisa e Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia), istruttore di protocolli basati sulla mindfulness e sulle pratiche contemplative di matrice buddhista e autore di due monografie: La questione del senso. Con Heidegger e Wittgenstein sull'enigma dell'esistenza (Il Nuovo Melangolo, Genova 2011), Il telescopio del Buddha. La meditazione come strumento epistemologico (Mimesis, Milano 2024).
LUOGO
Saremo ospiti, in via esclusiva per tutta la durata del ritiro, del centro Miri Piri, l’unico in Italia costruito totalmente in bio-edilizia, appositamente per ospitare seminari e ritiri residenziali. Il centro si trova sui colli piacentini, nell’area protetta del Monte Pillerone, a 450m s.l.m. ed è completamente immerso nella natura.
Nell’Occidente contemporaneo le pratiche dello yoga e della meditazione sono state depurate dei propri presupposti filosofici ed etici e si sono diffuse quasi esclusivamente come “tecniche” miranti perlopiù a due obiettivi: 1) il “benessere” o la “salute” psicofisica; 2) il potenziamento delle facoltà cognitive ed emotive. Sono, del resto, moltissimi gli studi scientifici che negli ultimi decenni hanno documentato il valore “terapeutico” e di “empowerment” dello yoga (posturale) e della mindfulness, tanto da permettere loro un sempre maggiore impiego nei luoghi di cura (ospedali), apprendimento (scuole, università) e lavoro (aziende).
Eppure, nelle tradizioni filosofico-religiose indiane di origine, yoga e meditazione si ponevano al servizio di obiettivi ben più ampi, come la liberazione dal ciclo delle rinascite, la conoscenza della realtà, la felicità autentica. Inoltre erano possibili e avevano un senso soltanto a partire da una precisa preparazione etica e nel quadro di un sistema di valori, che indicavano al praticante come dovesse vivere, ossia quali fossero le parole, le azioni, le intenzioni e gli stati mentali da coltivare/abbandonare, al fine di stabilizzare e purificare la mente ed evolvere, così, lungo il sentiero spirituale.
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Scopo specifico di questo ritiro è quello di esplorare, sia da un punto di vista filosofico che esperienziale, la dimensione etica dello Yoga classico, analizzando le astensioni (yama) e le prescrizioni (niyama) che, nell’“ottuplice sentiero” tracciato da Patañjali negli Yogasūtra, risultano propedeutiche a tutte le altre pratiche.
Comparativamente indagheremo l’etica del Buddhismo: il “nobile ottuplice sentiero” proposto dal Buddha, le 10 virtù fondamentali, con un focus sui cosiddetti “quattro incommensurabili” (brahmavihāra) – amorevole gentilezza (mettā), compassione (karunā), gioia empatica (muditā), equanimità (upekkhā) – la cui coltivazione è raccomandata con forza da entrambe le tradizioni ed è parte integrante della pratica.
Tali “qualità” o “attitudini” di mente/cuore costituiscono peraltro una prerogativa del genere umano e possono, quindi, essere esercitate e sviluppate illimitatamente da chiunque – a pre- scindere dalla cultura, religione o filosofia di appartenenza – in vista di quel “Bene universale”, che è il fine ultimo di ogni etica che si rispetti. Esse rappresentano quindi anche per noi, oggi, dei preziosissimi punti di riferimento, dei “fari etici” utili a orientarci in un’epoca caratterizzata da un “buio di valori”, in cui rischiano seriamente di prevalere l’ingiustizia, l’odio, la violenza, la guerra, lo sterminio nei confronti dell’Altro, nonché lo scempio e la devastazione del pianeta.
In questa ottica, introdurremo anche il concetto di “ecologia profonda” promosso dal filosofo norvegese Arne Naess (1912-2009) e i suoi 8 principi etici fondamentali, che ridefiniscono radicalmente il rapporto tra uomo e Natura, ispirandosi anche alla filosofia buddhista e taoista.
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Inizieremo lavorando sul corpo e sul respiro attraverso la pratica degli āsana (posture dello haṭhayoga) e di altre tecniche moderne (Myofascial release), in modo da entrare in contatto con la nostra parte più grossolana, sciogliere le tensioni muscolari, migliorare la postura e la respirazione, ossigenare i tessuti e rimettere in moto l'energia stagnante, ripristinando lo stato fisico naturale di energia e rilassamento.
Praticheremo il prāṇāyāma (disciplina del respiro) per distendere e calmare la mente. Continueremo con lo yoga nidra, lavorando al livello del subconscio, per favorire un rilassamento psicofisico profondo, e con altre tecniche del pratyāhāra (ritrazione dei sensi), per avventurarci nell’esplorazione del “mondo interiore”.
Praticheremo la meditazione buddhista di śamatha (“calmo dimorare”), volta a sviluppare concentrazione, presenza mentale e serenità, la quale ci preparerà alla pratica di alcune tipologie di meditazioni “discorsive” di natura etica, come quella di “amorevole gentilezza”, “compassione”, “gioia empatica” ed “equanimità”, nei confronti di tutti gli esseri senzienti.
L’esercizio di un’attitudine mentale e comportamentale inspirata all’etica dello yoga clas- sico e del buddhismo (non-violenza, compassione, ecc.), sarà raccomandato anche al di fuori delle pratiche formali, ossia in ogni momento della permanenza al ritiro, nel rapporto con se stessi, con gli altri e con l’ambiente.
Allo studio e alla pratica alterneremo una camminata meditativa nella natura e momenti di relax, condivisione e festa. Celebreremo il passaggio al Nuovo Anno in cerchio con la musica e i kirtan (canti), un falò e la pratica del “lasciar andare”, e con un classico brindisi.
PROGRAMMA GIORNATA TIPO
7.15 Lezione di Narishvara yoga (āsana e prāṇāyāma).
9.30 Colazione
11.00 Teoria
12.00 Meditazione
13.00 Pranzo
----------------------- tempo libero ------------------------
16.00 Teoria
17.00 Meditazione
18.00 Lezione di Narishvara yoga (āsana e yoga nidra)
20.00 Cena
INSEGNANTI
Rritu Chauhaan insegnante indiana di Narishvara Yoga – āsana (posture), prānāyāma (regolazione del respiro), kriyā (tecniche di purificazione), dhāranā (concentrazione), dhyāna (meditazione), yoga nidrā (rilassamento profondo guidato), mantra (ripetizione di parole o suoni) e svādhyayā (studio del sé) – formatasi in India nella tradizione Śivananda, Satyananda e Kaivalyadhama e con scuole più moderne di yoga (Myofascial release, Yin Yoga), con esperienza ventennale di insegnamento.
Francesco Camerlingo, laureato in Filosofia Teoretica (Università di Firenze), studioso di filosofia interculturale, esistenzialismo, fenomenologia, yoga, buddhismo e meditazione, con un Master in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” (Università di Pisa e Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia), istruttore di protocolli basati sulla mindfulness e sulle pratiche contemplative di matrice buddhista e autore di due monografie: La questione del senso. Con Heidegger e Wittgenstein sull'enigma dell'esistenza (Il Nuovo Melangolo, Genova 2011), Il telescopio del Buddha. La meditazione come strumento epistemologico (Mimesis, Milano 2024).
LUOGO
Saremo ospiti, in via esclusiva per tutta la durata del ritiro, del centro Miri Piri, l’unico in Italia costruito totalmente in bio-edilizia, appositamente per ospitare seminari e ritiri residenziali. Il centro si trova sui colli piacentini, nell’area protetta del Monte Pillerone, a 450m s.l.m. ed è completamente immerso nella natura.
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Profilo Pubblico di:
Progetto Yogasophia
Yogasophia è un progetto didattico e culturale nato per la promozione dello yoga, della meditazione e del dialogo tra il pensiero filosofico Occidentale e quello Orientale.