Seminario - Sufismo
La danza dei dervisci rotanti con Shaikh Ahmed Dede
San Casciano Val di Pesa (FI) - Dal 13/04/2012 al 15/04/2012
Scheda dettagli:
A: San Casciano Val di Pesa - (FI) - Italia Data: Dal 13/04/2012 al 15/04/2012
Orario: Inizio Venerdì 18,30 Fine domenica 15,00
Presso: Villa Vrindavana, Via degli Scopeti 106/108, San Casciano Val di Pesa, FIToscana (IT)
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Telefono: 3488742887 sera - Categoria:
Sottocategoria: Sufismo
Descrizione:
IL CANTO DEL CUORE
Quando il Cuore ritrova la Sua Voce
allora ha inizio la Danza…
Sheikh Ahmed Dede è stato iniziato all’Ordine Sufi Mevlevi e all’Ordine Naqshbandi e autorizzato all’insegnamento della Danza Roteante Mevlevi dal 40° Gran Maestro dell’Eccelso Ordine Naqshbandi Shaikh Nazim Adil Al-Haqqani a Cipro. Di origini Indonesiane vive con la sua famiglia in Olanda e chi lo incontra viene subito pervaso dalla sua dolcezza ed umiltà. Le meditazioni della Tradizione Sufi e i Canti accompagnati dalla sua voce struggente uniti alla Danza sono un’esperienza di risveglio interiore per toccare quella corda del nostro cuore che troppo spesso nel quotidiano ci dimentichiamo di suonare…
Venerdì 1 Aprile incontro aperto a tutti (ore 21.00)
I Sufi sono i mistici dell’Islam e la danza roteante è la loro pratica più conosciuta in occidente.
Fu Mevlana Jalaluddin Rumi, il grande poeta e mistico vissuto nel XIII sec., il fondatore della scuola Mevlevi a Konia in Turchia ad iniziare la Via dei dervisci roteanti.
Attraverso la Danza i dervisci ricercano l’unione con il proprio Creatore, in un girare vorticoso attorno al proprio cuore che è il luogo di tale estatico incontro, il luogo dove l’amante ricerca desideroso il bacio d’amore dell’Amato. Ma il danzatore non tiene niente per sé, giacché “è solo donando che si riceve”: ecco allora che con la mano destra aperta al Cielo egli riceve questa ‘corrente d’amore’ e con la sinstra rivolta verso la terra, dopo aver volteggiato attorno al cuore, questa corrente viene trasmessa a tutto il Creato…
Ascolta il ney, com'esso narra la sua storia,
com'esso triste lamenta la separazione:
Da quando mi strapparono dal canneto,
ha fatto piangere uomini e donne il mio dolce suono!
Un cuore voglio, un cuore dilaniato dal distacco dall'Amico,
che possa spiegargli la passione del desiderio d'Amore;
Perché chiunque rimanga lungi dall'Origine sua,
sempre ricerca il tempo in cui vi era unito.
Io in ogni assemblea ho pianto le mie note gementi
compagno sempre degli infelici e dei felici.
E tutti si illusero, ahimè, d'essermi amici,
e nessuno cercò nel mio cuore il segreto più profondo.
Eppure il segreto mio non è lontano, no, dal mio gemito:
sono gli occhi e gli orecchi che quella Luce non hanno!
Non è velato il corpo dall'anima, non è velata l'anima dal corpo:
pure l'anima a nessuno è permesso di vederla.
Fuoco è questo grido del ney, non vento;
e chi non l'ha, questo fuoco, ben merita di dissolversi in nulla!
E'il fuoco d'Amore ch'è caduto nel ney,
è il fervore d'Amore che ha invaso il vino (mey ).
Il ney è compagno fedele di chi fu strappato a un Amico;
ancora ci straziano il cuore le sue melodie.
Jalaluddin Rumi
Quando il Cuore ritrova la Sua Voce
allora ha inizio la Danza…
Sheikh Ahmed Dede è stato iniziato all’Ordine Sufi Mevlevi e all’Ordine Naqshbandi e autorizzato all’insegnamento della Danza Roteante Mevlevi dal 40° Gran Maestro dell’Eccelso Ordine Naqshbandi Shaikh Nazim Adil Al-Haqqani a Cipro. Di origini Indonesiane vive con la sua famiglia in Olanda e chi lo incontra viene subito pervaso dalla sua dolcezza ed umiltà. Le meditazioni della Tradizione Sufi e i Canti accompagnati dalla sua voce struggente uniti alla Danza sono un’esperienza di risveglio interiore per toccare quella corda del nostro cuore che troppo spesso nel quotidiano ci dimentichiamo di suonare…
Venerdì 1 Aprile incontro aperto a tutti (ore 21.00)
I Sufi sono i mistici dell’Islam e la danza roteante è la loro pratica più conosciuta in occidente.
Fu Mevlana Jalaluddin Rumi, il grande poeta e mistico vissuto nel XIII sec., il fondatore della scuola Mevlevi a Konia in Turchia ad iniziare la Via dei dervisci roteanti.
Attraverso la Danza i dervisci ricercano l’unione con il proprio Creatore, in un girare vorticoso attorno al proprio cuore che è il luogo di tale estatico incontro, il luogo dove l’amante ricerca desideroso il bacio d’amore dell’Amato. Ma il danzatore non tiene niente per sé, giacché “è solo donando che si riceve”: ecco allora che con la mano destra aperta al Cielo egli riceve questa ‘corrente d’amore’ e con la sinstra rivolta verso la terra, dopo aver volteggiato attorno al cuore, questa corrente viene trasmessa a tutto il Creato…
Ascolta il ney, com'esso narra la sua storia,
com'esso triste lamenta la separazione:
Da quando mi strapparono dal canneto,
ha fatto piangere uomini e donne il mio dolce suono!
Un cuore voglio, un cuore dilaniato dal distacco dall'Amico,
che possa spiegargli la passione del desiderio d'Amore;
Perché chiunque rimanga lungi dall'Origine sua,
sempre ricerca il tempo in cui vi era unito.
Io in ogni assemblea ho pianto le mie note gementi
compagno sempre degli infelici e dei felici.
E tutti si illusero, ahimè, d'essermi amici,
e nessuno cercò nel mio cuore il segreto più profondo.
Eppure il segreto mio non è lontano, no, dal mio gemito:
sono gli occhi e gli orecchi che quella Luce non hanno!
Non è velato il corpo dall'anima, non è velata l'anima dal corpo:
pure l'anima a nessuno è permesso di vederla.
Fuoco è questo grido del ney, non vento;
e chi non l'ha, questo fuoco, ben merita di dissolversi in nulla!
E'il fuoco d'Amore ch'è caduto nel ney,
è il fervore d'Amore che ha invaso il vino (mey ).
Il ney è compagno fedele di chi fu strappato a un Amico;
ancora ci straziano il cuore le sue melodie.
Jalaluddin Rumi
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