L’esperienza olotropica come cerimonia sciamanica e l’integrazione facilitata dai cavalli



L’Holo Sacred Breathwork utilizza gli strumenti esperienziali della respirazione olotropica ( respirazione profonda e veloce, musica, espressione, lavoro opzionale di body work, disegno del mandala e condivisione verbale), la cartografia dell’anima di Stanislav Grof (dimensioni biografiche, perinatali, transpersonali, sistemi coex ed emergenze spirituali ) e li integra con quelli di sciamanici-cherokee di Michael Smith ed il processo di individuazione junghiano.

La sessione di respirazione olotropica - metodo non direttivo per indurre un contatto profondo con memorie normalmente non accessibili, anche corporee, a volte bloccate o cristallizzate - viene simbolicamente e ritualmente aperta e chiusa attraverso l’attivazione delle energie archetipali delle direzioni che sono gli archetipi del cerchio sacro, o ruota di medicina, e dell’Axis Mundi divenendo così una cerimonia sciamanica.

Portare in superficie l’ombra o l’estasi, ha un valore di crescita personale, autoguarigione, recupero di parti, sblocco di energie, trasformazione, nonché conoscitivo e di contatto con il proprio centro o, come lo definisce Grof, il Guaritore Interiore.

Il lavoro di integrazione con il branco, che si svilupperà il giorno dopo la sessione di respirazione olotropica, verterà sulla connessione respiro naturale, corpo ed emozioni nella presenza del qui ed ora. Diversamente dalla sessione di respirazione che potrebbe portare in luoghi poco esplorati, la riconnessione fisica ed emotiva permetterà di andare a contattare qualsiasi cosa emerga dall'esperienza precedente e portarla nel mondo di tutti i giorni. I cavalli hanno il potere di metterci in contatto forte con il corpo e con ciò che si sta esprimendo attraverso di esso. Attraverso l’osservazione del comportamento dei cavalli in nostra presenza possiamo arrivare a comprendere come ciò che ci succede a livello fisico si manifesti nel piano emotivo e viceversa. Il luogo di interazione è un luogo protetto, di non giudizio e di apertura a tutte le possibilità che si aprono verso una comunicazione basata sulla reciprocità il rispetto e la chiarezza di intenti.

Il viaggio che intraprenderemo potrà essere un’apertura del cuore verso noi stessi e verso il mondo.