mar, 07 maggio 2024

Ciao, amore, ciao

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Quando la vidi per la prima volta rimasi fulminato . Era una riunione di lavoro in bel palazzo antico nel centro di Padova. Lei arrivò in ritardo, era bellissima , con due occhi scuri che bucavano tutto quello che lei guardava. Il suo sguardo non mi sfiorò nemmeno, mentre io non ascoltai neanche una parola di quello che si diceva perché ero impegnatissimo ad osservare i suoi capelli, le sue mani, i pensieri che giravano sopra la sua testa. In quell’istante tutto sparì: la gente, il palazzo, il lavoro…. e spuntarono fiori dappertutto . Fu così che mi trovai immerso tra mille colori, in una serra, in un’atmosfera ovattata. Mi sentivo un po’ più forte, sentivo un cerchio magico che si chiudeva comprendendo le nostre figure. Incoscienza, il segno dei Pesci, l’età, l’odore dei suoi capelli, il modo buffo in cui camminava con i tacchi, quegli occhi.
Ho conosciuto l’amore così, é stata questione di un attimo. Avevo 33 anni e non avevo tutta una vita davanti come si suol dire, perché pensavo di morire giovane. Lei diventò la faccia della mia nuova luna, quella che guardavo sempre di notte dalla finestra di casa mia. Avete mai conosciuto un artista perfettamente equilibrato? Per me non era un gran bel periodo e neanche per lei . Io non sapevo cosa fare della mia vita e lei faceva molta confusione perché pensava di amare un uomo che non conosceva nemmeno. Ma a quella riunione ci fu una persona che si accorse di qualcosa, una persona eccezionale che organizzò subito una cena a casa sua. Io ricordo ogni passo fatto insieme a lei. Ancora adesso quando cammino solo in quella stradina mi sembra di essere con lei. Sono sicuro che i nostri respiri sono ancora lì che si rincorrono tra le colonne di quel portico. Dopo pochi giorni, ci ritrovammo a Parigi per l’ultimo dell’anno insieme. Era la fine del 1993 e l’inizio di una lunghissima storia d’amore. Una giacca a casa sua , una giacca a casa mia e così via. E’ stata l’unica donna che é riuscita a dormire con me senza problemi perché io russo veramente forte. Aveva un sonno pesante ed io ogni notte le coprivo la testa con la mia mano così lei dormiva meglio. Un grande amore. Una coppia perfetta. Era sbagliato solo il 1993. Bastava fosse il 2003, oppure il 2013, oppure il 2023.
E’ andata così! E’ stato così che ho deciso di dedicare tutta la mia vita alla musica, all’arte in genere ed alla scrittura. E’ stato solo un modo per continuare ad amare una persona che ho perso, é stato un modo per colmare un vuoto. L’ho riempito di note, di testi, di poesie, di racconti, di dolci parole. Ho cercato di riempirlo. Abbiamo litigato tantissime in tantissime occasioni, ci siamo lasciati e rimessi insieme almeno venti volte. Sono passati quasi 25 anni. L’ho sentita per telefono ieri. La sua voce é la mia voce. La sua voce é la voce del mio passato. L’amore non invecchia, non ha bisogno di nulla, é addirittura capace di correre silenzioso parallelo alla tua vita. L’amore quando ne hai bisogno può consolarti. Quando pensi all’amore pensi alla vera vita . Ciao amore ciao.

Scheda dettagli:

Data: 12 settembre 2017Autore: Carlo Zannetti
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Carlo Zannetti

Carlo Zannetti é un animalista, un articolista, un cantautore, un musicista poli-strumentista, uno scrittore ed uno studioso di storia della musica rock. Carlo Zannetti, emiliano di origine, inizia il suo lungo percorso artistico nel 1976.  Professionista dal 1994 é un musicista poli-strumentista…

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