Rondini, merli, passeri. Sono tra gli abitanti più comuni di campagne e città, e siamo abituati a vederli volare tra i tetti, o zampettare intorno a noi in attesa di briciole se ci mangiamo un panino all'aperto. Sono una presenza talmente comune che non ci verrebbe in mente di preoccuparci del loro numero. Eppure la popolazione degli uccelli comuni sta declinando in tutta l'Europa a notevole velocità. Secondo BirdLife International ormai una specie su otto è a rischio, ma è difficile individuare una causa specifica. E' l'ennesimo effetto preoccupante della crescente urbanizzazione, della riduzione quindi di spazi di vita in cui sopravvivere e nidificare. Il riscaldamento globale ha aggiunto un altro fattore di destabilizzazione, disorientandoli e interferendo con la loro stagionalità. Non sono solo l'avvoltoio indiano o il puffino scandinavo a rischiare, ma anche i nostri uccellini di città. L'effetto si fa sentire anche sulla migrazione stagionale di uccelli come le rondini, di cui stanno cambiando drasticamente le rotte e i flussi.
L'effetto a catena comincerebbe con l'aumento degli insetti - e forse l'aumento di zanzare delle ultime estati è dovuto anche a questo - che comincerebbero a infestare le colture, riducendo i raccolti. E via di seguito.
Se avete un giardino, o un balcone tranquillo e riparato, metteteci una casetta da uccelli e fate della vostra casa un rifugio per i nostri concittadini pennuti, assicurando loro le vostre briciole e la lontananza dalle tentazioni del vostro gatto.