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Emozioni sotto la pelle
Sappiamo come le emozioni influiscano sulla nostra salute, specialmente se sono negative o vissute con intensità. Le persone cronicamente arrabbiate, tristi o impaurite tendono a diventare cronicamente malate, e questo è un dato su cui la scienza concorda.
Tuttavia non sappiamo quali emozioni provochino quali malattie. Ora una revisione di una ricerca, pubblicata sulla rivista Emotion, sembra in grado di gettare un po’ di luce sull’argomento.
Negli anni ’80 dei ricercatori dell’Università di Berkeley in California invitarono delle coppie eterosessuali sposate da almeno 15 anni a ricreare in laboratorio alcuni alti e bassi del loro rapporto.
Lo studio divenne il primo a occuparsi delle espressioni del viso e delle voci delle persone che litigavano. I ricercatori misero poi a confronto i segnali emotivi con i questionari sulla salute dei partecipanti.
I coniugi, specialmente i mariti, che ribollivano di collera durante le discussioni, avevano maggiori probabilità di riportare più tardi sintomi di problemi cardiaci come dolori al petto e pressione alta rispetto alle controparti più calme; quelli che opponevano il muro di silenzio e si chiudevano in sé risultarono più suscettibili di altri ai problemi muscolari come dolori alla schiena e al collo.
Queste associazioni sono altamente specifiche. I coniugi collerici difficilmente sviluppavano dolori di schiena, raramente i silenziosi si ritrovavano con sintomi cardiaci. Quelli la cui risposta principale al conflitto erano tristezza o paura non riportavano né problemi cardiaci né muscolari e ossei.
Tuttavia non sappiamo quali emozioni provochino quali malattie. Ora una revisione di una ricerca, pubblicata sulla rivista Emotion, sembra in grado di gettare un po’ di luce sull’argomento.
Negli anni ’80 dei ricercatori dell’Università di Berkeley in California invitarono delle coppie eterosessuali sposate da almeno 15 anni a ricreare in laboratorio alcuni alti e bassi del loro rapporto.
Lo studio divenne il primo a occuparsi delle espressioni del viso e delle voci delle persone che litigavano. I ricercatori misero poi a confronto i segnali emotivi con i questionari sulla salute dei partecipanti.
I coniugi, specialmente i mariti, che ribollivano di collera durante le discussioni, avevano maggiori probabilità di riportare più tardi sintomi di problemi cardiaci come dolori al petto e pressione alta rispetto alle controparti più calme; quelli che opponevano il muro di silenzio e si chiudevano in sé risultarono più suscettibili di altri ai problemi muscolari come dolori alla schiena e al collo.
Queste associazioni sono altamente specifiche. I coniugi collerici difficilmente sviluppavano dolori di schiena, raramente i silenziosi si ritrovavano con sintomi cardiaci. Quelli la cui risposta principale al conflitto erano tristezza o paura non riportavano né problemi cardiaci né muscolari e ossei.