Per lo meno i Primati, il cui comportamento è facilmente decifrabile. Uno studio focalizzato sul fattore empatia ha definitivamente ufficializzato la nozione di consolazione per gli scimpanzé. Nei gruppi di animali si verificano spesso attriti che portano a una scaramuccia, o a una lite vera e propria. Può essere il disaccordo su chi debba mangiarsi un frutto, chi abbia diritto a una certa compagna, o a sedersi sul ramo preferito. Una volta risolta la questione con un vincitore e un vinto, nel 50% dei casi chi ha avuto la peggio ha però diritto a essere consolato. Il compagno di giochi preferito infatti arriva in soccorso psicologico e, attraverso baci, carezze e un comportamento affettuoso, conforta il perdente. Il rituale finisce di solito in una sessione di pulizie reciproche della pelliccia, cosa che evidentemente rinsalda e conferma i rapporti di solidarietà tra i due animali.
Il dato interessante è che tale comportamento è un efficacissimo metodo per combattere lo stress. Il conforto affettivo, dato non solo da un parente o da un familiare, ma anche da un collega in ufficio, da un compagno di squadra nello sport, o da qualunque membro di un gruppo con una funzione sociale, è straordinariamente efficace nel ridurre lo stress collettivo e nel dare senso di coesione all'insieme. Forse non era necessario che ce lo dicessero gli scimpanzé, ma è un utile promemoria.