Regalo di Natale anticipato. L'io e la sofferenza
Certe parole arrivano come un regalo silenzioso, prima ancora delle feste.
Questo Dono di Natale anticipato è un invito gentile a riconoscere ciò che non si è mai perso, ma solo momentaneamente dimenticato. ✨
… Poi ho cominciato a cercare chi è che soffre. E quando l’ho fatto, ho scoperto qualcosa di sorprendente: la sofferenza appartiene all’Io, quella parte di noi che crede di essere il soggetto di tutte le esperienze, compresa la sofferenza.
Così ho cercato questo Io. E cosa ho trovato?
L’Io è solo un pensiero, magari più durevole degli altri, ma sempre e solo un pensiero associato a una sensazione di tensione nel corpo.
I pensieri, ho compreso, arrivano già formulati - siamo pensati, così come siamo respirati - come le emozioni e le sensazioni appaiono, ma il pensiero Io se ne appropria come fosse lui il creatore e proprietario di ciò che appare nella percezione.
L’Io, l’ego, crede di essere il soggetto, mentre di fatto, è un oggetto, uno strumento. È un esecutore, insieme con il corpo. Perciò, l’Io che credevo di essere, non esiste come entità.
Esiste il pensiero della sofferenza, esistono le sensazioni connesse. C’è la sofferenza, sì, non si può negare — ma non qualcuno che soffre.
Poi ho osservato: i pensieri, le sensazioni, le immagini, i suoni… Appaiono, restano un po’ e poi scompaiono. Non sono permanenti, anche se si ripresentano spesso.
E allora: che cosa c’è di permanente?
Qualcosa che permette a tutto questo di apparire.
Qualcosa che osserva. Che testimonia. Che conosce.
E che non è mai influenzato dai pensieri di sofferenza o da altri.
È quel centro, quella Presenza è consapevole. Non sceglie nulla. Non rifiuta nulla. Non cambia nulla. Abbraccia tutto.
La sofferenza, come ogni esperienza, è come una nuvola. Appare nel cielo, resta un poco, poi si dissolve. Ma il cielo è sempre lì. È grazie al cielo che possiamo vedere le nuvole. E il sole. E la luna E le stelle.
Questo cielo è per noi la sensazione di esistere. È la Consapevolezza stessa. È la Vita che siamo.
E allora, se noi siamo questa Vita sempre presente… che cosa c’è da raggiungere?
Che cosa c’è da ritrovare?
L’abbiamo mai veramente persa?
Di quanto tempo abbiamo bisogno per riottenerla? Abbiamo bisogno di fare sforzi? Di pratiche?
Abbiamo bisogno di tempo o di spazio, di eventi particolari… per essere Ciò che siamo già?»
Scheda dettagli:
Data: 19 dicembre 2025Autore: Giulia Jordan
Fonte/Casa Editrice: Youcanprint
Profilo Pubblico di:
Giulia M.Jordan
Giulia ha vissuto fin da giovanissima esperienze di profonda connessione con l’amore universale e l’unità della vita, che hanno segnato il suo percorso interiore e la scelta della professione di psicoterapeuta e formatrice. Vive e condivide da anni un percorso di risveglio spirituale, intrecciando…


