Grafologia : divertiamoci a scarabocchiare un albero.
Divertiamoci a scarabocchiare ... un albero.
L’albero è un’immagine che esiste da sempre nel patrimonio simbolico di tutta l’umanità: diventa protagonista di miti e racconti assumendo un valore di forza, saggezza, continuità , e si colloca oltre l’appartenenza culturale e la storia personale per sedimentarsi tra le reminiscenze più remote che dormono nelle profondità di quel “serbatoio” di memorie che Jung definiva inconscio collettivo.
L’intensa relazione tra l’uomo e l’albero trova una chiara corrispondenza non solo a livello psicologico, ma anche fisico ed emotivo: l’albero nella sua posizione verticale ed eretta assume forme che sempre più lo rendono simile all’essere umano, con cui condivide un ciclo di vita, di crescita, di maturazione, di invecchiamento e di morte.
Il disegno dell’albero si interpreta in base al parallelismo uomo-albero e al simbolismo delle parti che lo compongono : si tratta di un simbolismo molto sfaccettato, oggetto di un famosi test proiettivi che si applicano sia ai bambini che agli adulti, dove il TRONCO simboleggia l’Io nel suo quotidiano, la CHIOMA la vita di relazione e i rapporti con l’ambiente esterno, e le RADICI rappresentano le basi, l’interiorità, la storia famigliare.
Nello scarabocchio l’albero può presentarsi con le forme e le caratteristiche più diverse, spesso alquanto bizzarre o del tutto fantasiose : qui ci limiteremo ad alcune indicazioni di massima.
Il TRONCO corrisponde al vissuto personale, e nell’aspetto che assume c’è la rappresentazione del nostro Io: più o meno solido e stabilmente a suo agio nel mondo, più o meno elastico, più o meno forte e sicuro di fronte alle tempeste della vita, più o meno “contorto” ed imprevedibile, più o meno indisciplinato e sfuggente.
La CHIOMA si identifica con la proiezione dell’Io nell’ambiente : descrive il modo di entrare in relazione con il mondo esterno attraverso i sentimenti, l’immaginazione, il pensiero.
Per questo motivo la chioma aperta è sinonimo di disponibilità, di desiderio di contatto (soprattutto se i rami, che simboleggiano l’espansione verso la vita, sono numerosi), mentre la chioma chiusa (a maggior ragione se priva di rami all’interno) indica un atteggiamento riservato, tendenza all’introversione, talvolta diffidenza.
Può rappresentare la difesa di un carattere schivo, ed è molto diffusa fra gli adolescenti che “proteggono” il loro mondo.
Le RADICI ci parlano della vita interiore, delle emozioni più intime, dell’affettività, degli istinti : di tutto ciò che ci collega alla Madre Terra. Radici anche molto estese e sviluppate sono spesso presenti nei disegni dei bambini proprio perché simboleggiano il legame con la figura materna e, qualora continuino a presentarsi in età adulta (soprattutto se profonde e contorte), finiscono per trasformarsi in un vincolo, un legame psicologico che persiste oltre il dovuto a testimonianza di una sorta di “nostalgia” per il mondo dell’infanzia. "
Questo testo è tratto dal sesto capitolo del libro "LO SCARABOCCHIO. Il tratto d'unione fra noi e il nostro inconscio" di Marisa Paschero
Edizioni Amrita, Torino, 2018
Scheda dettagli:
Data: 22 luglio 2019Autore: Marisa Paschero
Fonte/Casa Editrice: copy right EDIZIONI AMRITA , Torino, 2018
Allegato:
Profilo Pubblico di:
Marisa Paschero
Marisa Paschero, grafologa, ha una formazione interdisciplinare che abbraccia metodi diversi e privilegia l'approccio simbolico alla scrittura in ogni sua espressione, Laureata in Lettere, specializzata in Grafologia per l'età evolutiva e in tecnica peritale, rieducatrice della scrittura e…