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Venezuela: il Peso dell'Economia Disastrata Sulle Spalle dei più Piccoli
La crisi economica e sociale che il Venezuela attraversa si ripercuote soprattutto sui minori. Aumentano povertà, denutrizione, malattie, abbandono scolastico, maltrattamenti, violenza mentre cresce il numero dei bambini e dei ragazzi costretti dalla fame a lavorare, a chiedere l’elemosina o a prostituirsi nelle strade delle principali città. Nella sola Caracas ci sono tra i 500 e i 700 mila bamini di strada. Secondo la rivista Sic dei gesuiti di Caracas dei 7 milioni 700 mila venezuelani, pari all’86 per cento della popolazione, che vivono in estrema povertà, 2 milioni e mezzo sono minori. È cresciuto in Venezuela, a differenza degli altri Paesi latinoamericani, il numero di neonati sotto peso: il 18 per cento non raggiunge i due chilogrammi. Causa principale: l’alimentazione insufficiente delle gestanti. Il 38 per cento dei bambini da 0 a 6 anni, il 30 per cento dei ragazzi dai 7 ai 14 anni sono colpiti da denutrizione acuta o cronica; un bambino su due presenta sintomi imputabili alla malnutrizione; uno su cinque non raggiunge il peso adeguato all’età e allo sviluppo fisico; il 3 per cento dei ricoveri all’ospedale dei bambini di Caracas è dovuto a grave denutrizione. Chi non riceve un’alimentazione adeguata è più esposto alle malattie. La prima causa di mortalità infantile continua ad essere la diarrea. Il motivo? Impossibile acquistare i farmaci necessari perché troppo costosi da quando, sette anni fa, è stata interrotta la produzione interna di sali reidratatanti da assumere per via orale. La prevenzione lascia molto a desiderare; le campagne lanciate dal ministero della Sanità e dello Sviluppo sociale non riescono a sensibilizzare gran parte della popolazione. Basti pensare che solo un bambino su due viene sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie. Attualmente si registrano in media 40 morti infantili al giorno per malattie (morbillo, asma, tubercolosi, ecc.) che si possono facilmente prevenire. Secondo dati ufficiali 13 bambini su mille muoiono al momento della nascita, 24 prima del compimento del quinto anno. L’alimentazione insufficiente pregiudica non solo la salute fisica, ma anche quella mentale, così che il rendimento scolastico ne soffre: il 14,3 per cento dei bambini non frequenta la scuola, 71 su 100 iscritti alla scuola primaria la terminano e solo 25 riescono a conseguire un diploma tecnico o professionale. È aumentata la percentuale (10,8 per cento) dei bocciati, mentre rimane alta quella degli analfabeti (9,9 per cento).