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Studenti: Rischi e Consigli in Tempo d'Esami
Periodo inquieto per gli studenti: gli universitari alle prese con la sessione estiva, e i maturandi con la stremante prova dell'esame di maturità. Le conseguenze? In gran parte dei casi, lo stress da studio conduce ad una serie di effetti collaterali quali aumento o perdita eccessiva di peso, cefalea, mal di schiena, problemi circolatori, insonnia e attacchi d'ansia. Nemmeno il caldo torrido aiuta, aggiungendo alla lista anche disidratazione, spossatezza e cali di pressione. Le conseguenze potrebbero inoltre essere molto più pesanti di quanto si potrebbe pensare, e le vacanze estive potrebbero non essere sufficienti per il recupero.
Ma come fare per eludere tali disagi di salute? Per prima cosa è necessario curare l'alimentazione, inoltre bisogna fare attenzione a non trascurare l'attività fisica, concedendo allo studio troppe ore di immobilità. Inoltre è bene che gli studenti riescano a ritagliarsi anche alcuni momenti di relax per ricaricare le energie, cosa molto rara quando la data dell'esame si avvicina e il panico spinge a sfruttare ogni minuto per studiare o ripassare.
Gli errori strategici degli studenti cominciano a tavola: molti (86%) finiscono con il saltare uno o più pasti o con l'abuso di caffeina per sfruttare per lo studio anche le ore notturne (79%). Il 31% degli studenti unisce lo sforzo dello studio a diete ipocaloriche in vista del costume da bagno da indossare dopo gli esami, altri invece ( il 37%) mangiano cibi troppo pesanti ed elaborati oppure mangiucchiano sregolatamente fuori dai pasti ( 44%). Le conseguenze nel lungo termine potrebbero essere danni al fegato e stipsi.
Inoltre lo stress unito ad una alimentazione errata produce l'abbassamento delle difese immunitarie.
Oltre all'alimentazione, gli studenti sbagliano anche le modalità di studio: difetti di postura, di condizioni di studio e di cattiva qualità ambientale sono responsabili di problemi circolatori, di mal di schiena e cervicale, e in alcuni casi anche abbassamento della vista.
Il problema non è solamente fisico, ma anche psicologico: l'ansia da prestazione si traduce spesso in inappetenza o fame nervosa e insonnia, o addirittura in sbalzi d'umore ed irritabilità.
Come affrontare quindi gli esami nel modo corretto? Gli specialisti raccomandano una dieta equilibrata, pasti regolari e il consumo di cibi leggeri che non appesantiscano. Per i cali energetici sarebbe opportuno sostituire gli snack ipercalorici con biscotti secchi o fette biscottate.
Importante non trascurare l'attività fisica e, se possibile, godere di qualche massaggio serale per distendere la tensione.
Inoltre è importante concedersi pause di 15 minuti ogni ora e mezza di studio.
Ma come fare per eludere tali disagi di salute? Per prima cosa è necessario curare l'alimentazione, inoltre bisogna fare attenzione a non trascurare l'attività fisica, concedendo allo studio troppe ore di immobilità. Inoltre è bene che gli studenti riescano a ritagliarsi anche alcuni momenti di relax per ricaricare le energie, cosa molto rara quando la data dell'esame si avvicina e il panico spinge a sfruttare ogni minuto per studiare o ripassare.
Gli errori strategici degli studenti cominciano a tavola: molti (86%) finiscono con il saltare uno o più pasti o con l'abuso di caffeina per sfruttare per lo studio anche le ore notturne (79%). Il 31% degli studenti unisce lo sforzo dello studio a diete ipocaloriche in vista del costume da bagno da indossare dopo gli esami, altri invece ( il 37%) mangiano cibi troppo pesanti ed elaborati oppure mangiucchiano sregolatamente fuori dai pasti ( 44%). Le conseguenze nel lungo termine potrebbero essere danni al fegato e stipsi.
Inoltre lo stress unito ad una alimentazione errata produce l'abbassamento delle difese immunitarie.
Oltre all'alimentazione, gli studenti sbagliano anche le modalità di studio: difetti di postura, di condizioni di studio e di cattiva qualità ambientale sono responsabili di problemi circolatori, di mal di schiena e cervicale, e in alcuni casi anche abbassamento della vista.
Il problema non è solamente fisico, ma anche psicologico: l'ansia da prestazione si traduce spesso in inappetenza o fame nervosa e insonnia, o addirittura in sbalzi d'umore ed irritabilità.
Come affrontare quindi gli esami nel modo corretto? Gli specialisti raccomandano una dieta equilibrata, pasti regolari e il consumo di cibi leggeri che non appesantiscano. Per i cali energetici sarebbe opportuno sostituire gli snack ipercalorici con biscotti secchi o fette biscottate.
Importante non trascurare l'attività fisica e, se possibile, godere di qualche massaggio serale per distendere la tensione.
Inoltre è importante concedersi pause di 15 minuti ogni ora e mezza di studio.