ven, 19 aprile 2024

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Scarabocchi e mandala contro lo stress.

Le reazioni durante il Covid analizzate da una grafologa
Scarabocchi e mandala contro lo stress : la pandemia ha scatenato l’inconscio.

Le reazioni durante il Covid analizzate da una grafologa.



di Adriana Riccomagno.



La Stampa Torino 4 agosto 2020.



Una spirale, un albero o qualcosa che somiglia a un animale. Un attimo di distrazione , una brevissima fuga dalla realtà durante una video riunione o mentre scriviamo la lista della spesa: ecco uno scarabocchio, con tutto ciò che racconta di noi, dagli aspetti biografici alle inquietudini del periodo che stiamo vivendo.

“Negli scarabocchiatori abituali negli ultimi mesi ho notato un aumento delle forme a labirinto : non mi stupisce, considerando che spirali, matasse, grovigli, labirinti, forme circolari in genere, che non sembrano avere principio né fine, evocano un senso di smarrimento, di inquietudine, di incertezza, di ricerca di una via d’uscita” spiega la grafologa torinese Marisa Maschero, autrice di “Grafologia e Grafoterapia” e “Iniziazione alla Grafologia” (Edizioni Mediterranee), e “Lo scarabocchio” (Edizioni Amrita).

Ma c’è anche chi, al contrario, nel silenzio del periodo dell’isolamento, si è abbandonato a vagabondaggi mentali suggestivi.

“Sono nate forme affascinanti, animali fantastici e figure evanescenti : lo scarabocchio parla lo stesso linguaggio del sogno, nasce dalle associazioni che il cervello continuamente crea, e come il sogno non conosce limiti di spazio e di tempo – racconta Paschero - . Alcune persone hanno cominciato a lasciar scorrere la penna sulla carta costruendo bellissimi mandala, schemi che nell’induismo hanno lo scopo di di coinvolgere l’intero universo nell’atto rituale della creazione.

Lo scarabocchio si è rivelato prezioso sia per stemperare l’ansia che per riscoprire una ricchissima creatività personale”.

Altri ancora tratteggiano alberi : “Nel tronco c’è la robustezza oppure la fragilità del nostro io, nella chioma la vita di relazione, nelle radici la storia familiare”.

Infine, come spiega l’esperta, un ruolo lo gioca il colore che usiamo per lasciare una traccia sul foglio : “Chi predilige il nero è più razionale di chi si affida al blu o all’espressività raffinata e sfuggente del viola. Non deve trattarsi di un comportamento casuale, ma di una scelta ripetuta e costante : è così che quella vibrazione cromatica rappresenta davvero il colore della nostra affettività.”



Adriana Riccomagno.

Adriana Riccomagno

Scheda dettagli:

Data: 5 settembre 2020
Fonte/Casa Editrice: La Stampa Torino 4 agosto 2020
Profilo Pubblico di:

Marisa Paschero

Marisa Paschero, grafologa, ha una formazione interdisciplinare che abbraccia metodi diversi e privilegia l'approccio simbolico alla scrittura in ogni sua espressione, Laureata in Lettere, specializzata in Grafologia per l'età evolutiva e in tecnica peritale, rieducatrice della scrittura e…

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