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Invenzione: Creata l’Acqua Asciutta
È stata inventata da Pascale Aussillous e David Quéré, entrambi scienziati presso il Laboratorio di fisica della materia condensata di Parigi, la prima acqua che non bagna. Per riuscire in quella che può essere considerata una vera e propria impresa i due scienziati hanno isolato una singola goccia d'acqua incapsulata all'interno di un rivestimento costituito da polvere idrofobica. Le “biglie” così ottenute, contenenti ciascuna tra 1 e 10 millimetri cubi di liquido, “si comportano come una sorta di solido soffice, ma soprattutto” – ha spiegato i due ricercatori - “aderiscono molto poco agli altri solidi. In questo modo, usando dei campi magnetici o elettrici, possiamo indurre le biglie liquide a muoversi su una superficie”.
Ma in pratica a cosa servirà la nuova acqua? Non di certo esser bevuta ma, a detta degli esperti, potrà essere comunque utilissima per la scienza. Grazie ad essa, infatti, si potranno comprendere meglio i misteri del comportamento dei liquidi, delle gocce di pioggia e anche delle cellule. Un possibile impiego potrà esser poi trovato in tutte quelle tecnologie emergenti dove piccole quantità di liquido vengono spalmate sopra circuiti al silicio per le analisi chimiche e biologiche.
Oltre alle applicazioni puramente scientifiche e grazie al ridottissimo attrito generato dal liquido sulle superfici solide, i ricercatori potranno servirsi dell’acqua “asciuta” anche per creare sculture hi-tech uniche e stravaganti. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
Ma in pratica a cosa servirà la nuova acqua? Non di certo esser bevuta ma, a detta degli esperti, potrà essere comunque utilissima per la scienza. Grazie ad essa, infatti, si potranno comprendere meglio i misteri del comportamento dei liquidi, delle gocce di pioggia e anche delle cellule. Un possibile impiego potrà esser poi trovato in tutte quelle tecnologie emergenti dove piccole quantità di liquido vengono spalmate sopra circuiti al silicio per le analisi chimiche e biologiche.
Oltre alle applicazioni puramente scientifiche e grazie al ridottissimo attrito generato dal liquido sulle superfici solide, i ricercatori potranno servirsi dell’acqua “asciuta” anche per creare sculture hi-tech uniche e stravaganti. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.